Il Collegio Papio di Ascona
Ticino e Grigionitaliano

Diocesi: morto don Bruno Molinari, sacerdote tanto colto quanto umile. L'omelia del Vescovo

Il presbitero Don Bruno Molinari ha concluso nella sera di mercoledì 4 novembre il suo generoso cammino terreno per essere accolto nell’abbraccio di amore del Padre.

Nato il 6 maggio 1927 a Ponte Tresa, suo Comune di attinenza, era entrato, conclusi gli studi magistrali, nel Seminario San Carlo di Lugano per seguirvi i corsi di teologia e compiere il cammino di formazione agli Ordini Sacri. Ordinato presbitero il 4 giugno 1955, veniva inviato nell’agosto successivo ad Olivone, quale responsabile e docente del locale Pio Istituto, che accoglieva gli allievi di quella comunità per la loro formazione primaria. Nel settembre 1958 era nominato vice rettore e docente del Seminario San Carlo di Lugano, abbinando a questi compiti il suo insegnamento presso il Collegio Pio XII e Seminario minore di Breganzona-Lucino. Nel particolare contesto storico di quegli anni, ideologicamente aderisce però, nel contempo, al partito politico di sinistra, negli stessi anni della condanna, in altri ambiti, alla teologia della liberazione; questo aspetto lo costringe a scegliere tra il servizio pastorale che già stava svolgendo, ricoprendo vari incarichi in diocesi, e un altro sbocco, che don Bruno individua negli studi accademici, spostandosi dal 1968 al 1969 all’Università di Friborgo per completare in tarda età i suoi studi e quindi conseguire la licenza in filosofia con una tesi su Antonio Rosmini.

Rientrato in Diocesi, proseguiva il suo impegno in ambito scolastico, quale catechista al Liceo di Lugano e alla Magistrale e quale docente di storia in alcune sedi cantonali del settore secondario. Nel contempo, si rendeva sempre disponibile per impegni e collaborazioni pastorali, mantenendo con il presbiterio diocesano un rapporto fraterno. Molto dotato didatticamente e per la sua profondità di pensiero, è stato per molti suoi alunni una guida sicura e ha sempre testimoniato con grande sincerità e con la sua parola semplice e luminosa, la sua radicata fede nel Signore risorto e nella vita eterna.

Negli ultimi anni segnati dalla malattia, don Bruno concelebrava l’Eucaristia alla Clinica Moncucco. Agli amici che gli rendevano visita a casa intrattenendosi con lui in conversazioni segnate da un’amicizia profonda esprimeva spesso la sua sensibilità per gli attuali problemi del clima, che dovrebbero essere affrontati sulla base di una precisa motivazione morale. Un altro tema ricorrente nelle sue riflessioni era la preghiera, e la distinzione tra ›preghiera verbale’ e ›preghiera mentale’. Senza dimenticare –  per limitarci ai temi più ricorrenti – la preghiera come era interpretata da Santa Teresa d’Avila.

Lascia il prezioso ricordo di un sacerdote tanto colto quanto umile, che ha servito la Chiesa luganese con dedizione e generosità, come ricordato nell’omelia dei funerali da mons. Lazzeri: «Ogni volta che ho potuto incontrarlo in questi anni, sempre ho avuto la percezione di un uomo passato attraverso il crogiolo di una storia non comune, segnata da prove e da incomprensioni, ma ancora in piedi, senza risentimenti e a suo modo lieto di essere ormai vicino all’incontro definitivo con il Signore».

Per l’omelia completa del Vescovo, visitare il sito della Diocesi.

(red)

Don Bruno Molinari
Il Collegio Papio di Ascona
5 Novembre 2020 | 16:53
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