Ticino e Grigionitaliano

Cugnasco: la pioggia non ferma la fiaccolata per i cristiani perseguitati, organizzata da ACN. L'intervista al prof. Samaan e la fotogallery

Quando il prete e teologo Kamil Samaan, ospite ieri della fiaccolata per i cristiani perseguitati a Cugnasco, organizzata da Aiuto alla Chiesa che soffre (vedi fotogallery sotto) – parla dell’Egitto, da cui proviene, non può che accennare alle sfide e problematiche che il Paese deve affrontare, viste dal suo punto d’osservazione privilegiato: l’università. «L’istruzione delle nuove generazioni mi sta molto a cuore ed è una delle urgenze principali dell’Egitto. La pace passa da lì». Quale professore, in particolare, dell’Istituto Superiore di Scienze religiose del Cairo, Kamil Samaan porta avanti un discorso molto importante: «Negli anni, coinvolgendo anche altri professori, sono riuscito a far partire un programma che mira a favorire il dialogo interreligioso. Intendiamo, concretamente, educare al dialogo interreligioso tutti i soggetti implicati nella scuola: il nostro programma, in tre fasi distinte, si rivolge ai maestri di religione sia cristiana che musulmana, ai genitori degli allievi e, infine, agli studenti stessi. In questo modo speriamo di crescere delle generazioni consapevoli. Con una certa fierezza, posso dire che dall’anno scorso siamo riusciti a introdurre questo metodo anche nelle scuole pubbliche, gestite dal governo, il che dimostra da parte delle istituzioni anche una certa apertura». Durante il progetto, padre Samaan ha potuto notare che il dialogo interreligioso è molto più difficoltoso laddove le persone si vantano di possedere una cultura media, «perché spesso si tratta di una cultura costruita su basi sbagliate. Il discorso del dialogo interreligioso attecchisce molto di più laddove non si è ancora avviato alcun processo di acculturazione e dove si può partire da zero, con le premesse giuste». Per quanto riguarda più specificamente i cristiani, padre Samaan sostiene che, ad oggi, in Egitto, non siano più «perseguitati», ma piuttosto «discriminati» che è una forma più sottile di persecuzione. Ad esempio «non è scritto né nella costituzione né nelle leggi che i cristiani non possano o non debbano ricoprire determinate cariche. Ma in realtà ne sono spesso privati». «Ora ci sono tentavi seri per cambiare la situazione: alcuni cristiani sono stati nominati governatori, fra i quali, nella provincia di Damietta, una donna: lì i cristiani sono lo 0,5% della popolazione». «Inoltre, la maggioranza di essi è ortodossa. Un fatto che per certi versi costituisce un ostacolo, in quanto tende a diffondersi un cristianesimo di stampo molto conservatore», ci dice il professore. Anche in questo senso, padre Kamil Samaan, che detiene anche la cattedra di Antico Testamento presso l’Istituto teologico di Minia, sta cercando di portare avanti un lavoro sulla Sacra Scrittura: «Una buona lettura della Bibbia è indispensabile per avere un esempio di cristianesimo equilibrato. Quello che noto è che molti ortodossi tendono a leggere il testo sacro in modo estremamente letterale. Ma io ai miei allievi insegno il contrario: la lettera uccide. È dura: in pochi condividono queste mie idee e molte volte sono stato io il primo ad essere criticato, considerando il mio metodo troppo «liberale». Tuttavia, ritengo sia l’unico modo per favorire una cultura del dialogo aperta».

La fiaccolata di ieri a Cugnasco, cui padre Samaan ha preso parte, si è svolta con una grande partecipazione, nonostante la pioggia:

padre Kamil Samaan

Laura Quadri

23 Novembre 2019 | 18:00
Tempo di lettura: ca. 2 min.
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