Creato un comitato scientifico internazionale per il Terra Sancta Museum – Custodire la memoria cristiana

Ottocento anni di presenza in Terra Santa, ottocento anni di custodia dei luoghi santi, ottocento anni accanto ai cristiani locali, ai poveri e ai piccoli. Questo l’importante anniversario festeggiato nel 2017 dai frati francescani della Custodia di Terra Santa. Per la speciale provincia missionaria francescana del Medio oriente, l’ultimo anno è stato pieno di fermento per i nuovi arrivi, come quello del nuovo Custode di Terra Santa, frate Francesco Patton, e per il concretizzarsi di programmi di vecchia data. Tra questi, il progetto per il Terra Sancta Museum che sta prendendo una nuova forma. Si è riunito, infatti, per la prima volta il tra il 13 e il 17 settembre, il nuovo comitato scientifico internazionale che aiuterà a strutturare la parte storica del museo dei francescani. Il comitato, diretto da Béatrix Saule, direttore generale onorario del castello di Versailles, e guidato da frate Stéphane Milovitch, direttore dei beni culturali della Custodia di Terra Santa e frate Eugenio Alliata, direttore della sezione multimediale-archeologica del Terra Sancta Museum, include importanti studiosi ed esperti da tutto il mondo.

Il comitato vanta la partecipazione di nomi illustri: Michèle Bimbenet-Privat, curatore generale del dipartimento degli oggetti d’arte del Louvre, Jacques Charles-Gaffiot, storico dell’arte ed esperto di iconografia, Andreina Contessa, direttore generale del museo storico di Miramare a Trieste, Benoît Constensoux, storico dell’arte della Galerie Kugel, Thomas Gaehtgens, direttore generale del Getty Research Institute di Los Angeles, Gaël de Guichen, consulente per la direzione generale dell’Iccrom (Il Centro internazionale di studi per la conservazione e il restauro dei beni culturali), Barbara Jatta, direttore dei Musei Vaticani, José Manuel Cruz Valdovinos, professore di storia dell’arte dell’Università Complutense di Madrid, Paulus Rainer, curatore del Kunsthistorisches Museum di Vienna, Przemysław Mrozowski, direttore generale del castello di Varsavia, Maria Pia Pettinau Vescina, specialista in tessuti antichi, Danièle Véron-Denise, specialista in tessuti liturgici e profani, Raphaëlle Ziade, responsabile del Dipartimento bizantino del Petit Palais, Musée des Beaux-Arts della Città di Parigi.
Da quando nel 2009 il direttore del Terra Sancta Museum è diventato l’archeologo frate Eugenio Alliata, si è cercato di attrarre nuovi visitatori e di dare una nuova struttura al museo. Per questo nel 2013 è stato presentato ufficialmente il progetto Terra Sancta Museum, condotto da un team di esperti e sostenuto dall’Associazione pro Terra Sancta, la ong della Custodia. Il Museo è così composto da tre sezioni: una multimediale, inaugurata a marzo 2016, una archeologica, in via di riallestimento nel convento della Flagellazione sulla via Dolorosa, e una storica, sulla presenza cristiana e la Custodia francescana in Terra Santa. È proprio sulla parte storica che ha iniziato a lavorare il comitato internazionale di direttori ed esperti. Con un progetto sviluppato in due o tre anni di lavori, si prevede l’apertura di questa nuova sezione che dovrebbe trovarsi nel convento di San Salvatore nella città vecchia di Gerusalemme.

News.va

18 Settembre 2017 | 07:00
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