Papa e Vaticano

Coronavirus, il Vaticano lancia un programma per dar voce a chi è «in prima linea»

Un programma radiofonico e due nuovi siti web per garantire una corretta informazione sulla emergenza sanitaria del Covid-19, per raccontare la testimonianza di chi si trova «in trincea» per aiutare gli altri, per accompagnare i fedeli nella preghiera o, anche, spiegare le implicazioni giuridico-religiose del virus. Sono le iniziative proposte da Vaticano, Cei e Diresom in tempo di quarantena, durante il quale il web rappresenta l’unica finestra sul mondo per centinaia di migliaia di persone.  

La Radio Vaticana per prima ha lanciato un nuovo programma dal titolo «In prima linea – Vivere con fede al tempo del coronavirus», un canale per dar voce alle tante persone che in questi giorni testimoniano il Vangelo aiutando gli altri. «Ci siamo lasciati interrogare dal Papa – sottolinea Massimiliano Menichetti, responsabile della testata Radio Vaticana-Vatican News – che ha deciso di celebrare in diretta la Messa a Casa Santa Marta, permettendo a tutto il mondo di pregare con lui. In un momento in cui a causa dell’emergenza si sospendono le celebrazioni con la presenza dei fedeli, vengono vietati ritiri e pellegrinaggi, il Papa apre a tutti, per portare la buona parola, la parola di speranza e salvezza, la parola di Dio. Come Radio Vaticana e Vatican News ci siamo sentiti messi in discussione, e abbiamo così cercato di rispondere con un nuovo programma audio, che si potrà ascoltare alle 17.05 e che sarà anche scaricabile in podcast e sulle nostre App «Radio Vaticana» e «Vatican News»».

Il programma «In prima linea» si inserisce nella programmazione del mattino e di metà giornata. «Non vogliamo raccontare solamente le tante situazioni che l’Italia, il mondo vive a causa di questa epidemia da Covid-19, ma ascoltare, raccogliere, condividere storie e voci, soprattutto portare quello sguardo più grande che sgorga dal Vangelo, capace di riempire i cuori, per non lasciare nessuno da solo», spiega Menichetti. «Un programma  che abbiamo pensato per tutti, anche se guarderà in particolare agli anziani, ai carcerati, agli ammalati, e soprattutto a chi è in «Prima Linea» contro l’epidemia».

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19 Marzo 2020 | 17:35
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