Coronavirus diffuso in tutta la Cina. Le linee guida della Chiesa di Hong Kong

Il bilancio delle vittime del virus identificato come «2019-nCoV» in Cina è salito a 170, mentre le persone che hanno contratto la polmonite sono 7.711. Gli ultimi 38 decessi da ieri segnano il più grande salto in un giorno. È quanto emerge dagli ultimi dati della Commissione nazionale per la Salute. Con un caso di contagio confermato in Tibet, ora il virus si è diffuso in tutte le regioni del Paese. L’epidemia ha raggiunto almeno altre 16 nazioni. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) si riunisce oggi per discutere se il virus rappresenti o no una «crisi sanitaria globale».

In queste ore sono in corso le evacuazioni volontarie di centinaia di cittadini stranieri residenti a Wuhan – capoluogo della provincia cinese di Hubei ed epicentro dell’emergenza. Due voli per il Giappone sono già atterrati all’aeroporto Haneda di Tokyo e i passeggeri vengono sottoposti a screening presso le istituzioni mediche. Finora, tre sono risultati positivi al virus, secondo i media giapponesi.

Le indicazioni della Chiesa di Hong Kong

Nel frattempo, la Commissione per la Liturgia della diocesi di Hong Kong, dopo aver consultato esperti del settore medico e tenuto conto delle misure di emergenza del governo, ha pubblicato nuove linee guida per affrontare l’emergenza dell’epidemia di coronavirus.  Il nuovo documento intensifica le misure già pubblicate dalla diocesi il 23 gennaio scorso quando l’emergenza non era ancora stata dichiarata. Infatti, il governo di Hong Kong, dove finora sono stati rilevati 8 casi di coronavirus, ha annunciato che limiterà drasticamente i viaggi dalla Cina continentale sospendendo il servizio ferroviario e dimezzando i voli.

Invito alla preghiera e alla solidarietà

Il documento della Chiesa di Hong Kong esorta tutto il clero, i ministri liturgici e i fedeli a rispettare rigorosamente le misure volte a salvaguardare il bene comune e a prevenire, per quanto possibile, la più ampia diffusione dell’epidemia nelle comunità parrocchiali e locali. A questo proposito, l’arcivescovo di Hong Kong, il cardinale  John Tong Hong, ha esortato tutti i fedeli «a fare del loro meglio, attraverso la preghiera e la pratica delle virtù della fede, della speranza e dell’amore, per unirsi al governo e al pubblico in generale nella lotta contro la nuova epidemia del virus».

Mascherine obbligatorie per tutti

Le linee guida preventive comprendono 5 aree, per un totale di 30 misure che vanno dall’igiene nei templi e nei locali della parrocchia alla protezione delle persone e all’uso degli elementi liturgici durante le celebrazioni.  Tra questi spicca l’uso obbligatorio delle mascherine da parte di sacerdoti, diaconi e fedeli che devono indossarle prima di entrare e uscire dalla chiesa.

Le indicazioni pratiche per evitare il contagio

I fedeli e i ministri liturgici sono chiamati ad evitare la partecipazione alle Messe, compresa la Messa domenicale, in caso di sospetto di contagio, di sintomi respiratori o di essersi trovati in regioni colpite dal virus. Come misura temporanea, non deve essere fornita acqua santa all’ingresso della Chiesa, i foglietti liturgici e gli inni devono essere rimossi, i fedeli devono ricevere la Santa Comunione solo in mano, e la benedizione dei bambini è omessa. Il documento della commissione liturgica fornisce anche indicazioni dettagliate per la visita, l’unzione e la comunione dei malati e degli anziani, per l’amministrazione della riconciliazione nei confessionali e per la limitazione delle attività 

Agenzie/red

30 Gennaio 2020 | 09:56
Tempo di lettura: ca. 2 min.
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