Sulla strada verso Amotot, Uganda. Immagine: Fabian Biasio/Caritas Svizzera
Svizzera

Cooperazione allo sviluppo: per Caritas Svizzera il pacchetto finanziario non è sufficiente

Lunedì sera il Parlamento ha approvato la strategia di cooperazione internazionale (CI) per il periodo 2021-2024. Caritas Svizzera accoglie con favore l’orientamento generale e le future priorità tematiche dell’aiuto allo sviluppo. È però incomprensibile – si legge nel comunicato stampa – che né il Consiglio federale né il Parlamento siano disposti a stanziare maggiori risorse finanziarie a tal fine. Ciò rivestirebbe particolare urgenza proprio ora che la crisi del coronavirus sta colpendo gravemente il Sud del mondo e facendo regredire di anni i progressi ottenuti nella lotta alla povertà e alla fame nei Paesi più indigenti.

Mentre il Consiglio federale e il Parlamento hanno messo a punto in pochissimo tempo un importante pacchetto di misure per arginare l’emergenza coronavirus in Svizzera, gli aiuti internazionali sono stati ampiamente dimenticati. Attualmente è ancora difficile valutare la reale portata della crisi del Covid-19 e i suoi effetti negativi nel Sud del mondo. È tuttavia già evidente che la pandemia e la conseguente contrazione dell’economia globale stanno vanificando decenni di progressi nella lotta alla povertà e alla fame. Già prima dell’emergenza sanitaria, il numero di persone che soffriva la fame aveva ripreso ad aumentare dal 2014. All’inizio della sessione autunnale, Caritas Svizzera aveva quindi sollecitato un pacchetto di aiuti urgenti supplementare per gli interventi umanitari internazionali.

Maggiore attenzione alla stabilità e allo sviluppo sostenibile nel Sud
Lunedì il Parlamento federale ha approvato l’orientamento strategico della CI 2021-2024. Il credito quadro di 11,25 miliardi ripartito su quattro anni non è assolutamente sufficiente per affrontare le enormi sfide nel Sud del mondo e quindi contribuire in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità dell’ONU. Invece di destinare lo 0,41 percento del prodotto nazionale lordo per l’aiuto allo sviluppo, Caritas Svizzera chiede da tempo un aumento ad almeno l’1 per cento.

L’emergenza coronavirus deve fungere da stimolo per un intervento deciso e misure forti: oltre all’obiettivo di far fronte alle immediate conseguenze economiche e sociali della crisi, occorre un maggiore impegno per uno sviluppo equo e dignitoso, a basse emissioni e adattato ai cambiamenti climatici in tutto il mondo. Caritas Svizzera nota che il Parlamento sta perdendo l’occasione di investire in misure immediate atte a garantire il minimo vitale alle persone colpite dalla crisi del Covid-19 e in un rafforzamento sostenibile dei Paesi del Sud. Caritas Svizzera esorta pertanto il Consiglio federale e il Parlamento ad aumentare sensibilmente il budget destinato alla CI nei relativi dibattiti dei prossimi anni.

(red)

Sulla strada verso Amotot, Uganda. Immagine: Fabian Biasio/Caritas Svizzera
22 Settembre 2020 | 17:50
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