Ticino e Grigionitaliano

«Connessi alla Parola», gli incontri dei giovani proseguono online

Una grande stanza virtuale, la lectio sul Vangelo della domenica, tempo per riflettere e condividere i pensieri. Le catechesi dei giovani, organizzate dalla Pastorale giovanile, non si fermano e sperimentano nuove modalità. Parte sabato 21 marzo «Connessi alla Parola», un adattamento degli incontri alla situazione di emergenza provocata dal Coronavirus (per maggiori informazioni e il link agli incontri, clicca qui).

A partire dalle ore 10.25 i giovani potranno collegarsi al gruppo creato con l’applicazione Google Meet. «Entra nella nostra «camera virtuale» per guardare al Cielo!», è lo slogan dell’iniziativa. Don Carlo Vassalli, vicario parrocchiale di Gordola e collaboratore della Pastorale giovanile, spiega le modalità: «Cominceremo con la lettura del Vangelo della domenica, un modo per vivere questo tempo anche se non possiamo partecipare alla Messa. Don Rolando Leo, responsabile della PG, terrà una riflessione, poi i ragazzi potranno intervenire per comunicare ciò che il brano suscita in loro».

Un momento degli incontri del sabato mattina con il vescovo Valerio, nei mesi scorsi

L’iniziativa nasce dal desiderio di dare continuità agli incontri del sabato mattina, che nei mesi scorsi vedevano anche la presenza del vescovo Valerio. Don Carlo, che anima anche il canale «Animatore in rete», riflette su limiti e potenzialità delle tecnologie: «Purtroppo ci manca il contatto umano: l’incontro personale fa la differenza, stare intorno a un tavolo e guardarsi negli occhi ha un valore unico». Tuttavia, sono tempi di sperimentazione: «Spesso i giovani hanno problemi a spostarsi, magari in futuro gli incontri online potrebbero diventare un’opportunità ulteriore per riflettere sulla Parola di Dio». In un momento di cambiamenti, la rete offre nuove occasioni: «Nel nostro tempo», continua don Carlo, «non è più scontato che i giovani abbiano una vita di preghiera, e c’è anche molta confusione rispetto ai fondamenti della fede, penso ad esempio alle storie dei personaggi della Bibbia. Offrire dei contenuti via Internet può aiutare i ragazzi ad avere maggiore continuità nel rapporto con il Signore».

Senz’altro, questi giorni strani permettono di sperimentare: «Avevo comprato un green screen per fare delle piccole trasmissioni da casa già cinque anni fa», sorride don Carlo, «poi lo avevo messo in un armadio. Ora è arrivato il momento di tirarlo fuori», ed ecco nascere i video del catechismo da casa. E le novità non finiscono qui: «Dopo i primi giorni, anche gli adolescenti si rendono conto che questa non è una vacanza. I giovani stanno cambiando le loro vite, chi per la scuola, chi per il lavoro o altre attività. Vorremmo che i ragazzi possano raccontare quello che stanno vivendo: dalla prossima settimana lanceremo su YouTube la rubrica «Connessi alla vita», in cui potranno condividere dei brevi video per parlare delle loro giornate e di cosa stanno imparando da questa situazione».

20 Marzo 2020 | 12:00
Tempo di lettura: ca. 2 min.
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