Enzo Bianchi, fondatore della Comunità monastica di Bose.
Chiesa

Comunità di Bose, lascia Enzo Bianchi

Fratel Enzo Bianchi, una delle figure più autorevoli della Chiesa italiana, si è dimesso giovedì da priore della Comunità ecumenica di Bose (Biella). Gli subentra nella carica fratel Luciano Manicardi.

In un comunicato divulgato sul sito della Comunità, Bianchi, citando un passo dal commento di sant’Agostino al Salmo 41 («Quando chi porta il peso è affaticato, lascia il primo posto e un altro gli succede»), scrive: «Questo commento… è sempre stato da me meditato, e con queste parole iniziavo la lettera di dimissioni previste nel 2014, alla fine della visita fraterna iniziata a gennaio e terminata a maggio e dopo la revisione economica affidata a una competenza esterna alla comunità. I visitatori fraterni mi hanno chiesto di restare ancora, anche per portare a compimento lo Statuto della comunità, e così ho continuato a presiedere, ma avvertendo più volte i miei fratelli e le mie sorelle che erano gli ultimi mesi del mio servizio e assentandomi sovente, affinché potessero imparare a continuare a vivere senza la mia guida».

Enzo Bianchi, 73 anni compiuti, piemontese del Monferrato (è nato a Castel Boglione), ha fondato e guidato a partire dal lontano 8 dicembre 1965 la comunità ecumenica di Bose. Il nuovo priore è Luciano Manicardi, nato nel 1957 a Campagnola Emilia in provincia di Reggio Emilia, noto biblista, dal 1980 è nella Comunità monastica di Bose, dove ha continuato gli studi biblici. La nomina del priore è avvenuta tramite elezione compiuta giovedì dai fratelli e dalle sorelle della Comunità, riuniti per il Consiglio generale annuale.

Enzo Bianchi, fondatore della Comunità monastica di Bose.
28 Gennaio 2017 | 20:42
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