Come è possibile che la tratta di persone esista ancora nel 21° secolo?

È tutto pronto per la Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione contro la Tratta di Persone che si terrà domani in Vaticano. Promossa dall’Unione Internazionale delle Superiore e dei Superiori Generali, la giornata, che ricorre ogni anno l’8 febbraio, propone quest’anno il tema «Insieme contro la tratta di persone».
Sono parole forti quelle che sono state pronunciate oggi durante la conferenza stampa di presentazione: «Ognuno deve chiedersi: cosa posso fare io per eliminarla?». Ci si è chiesti come sia possibile che una simile piaga possa persistere nel 21° secolo. «Il fenomeno della tratta – ha fatto notare p. Michael Czerny, sottosegretario della Sezione migranti e rifugiati del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale – «è nascosto e invisibile ma diffuso ovunque, come la corruzione. I testimoni ci descrivono inganni, coercizioni e sofferenze inimmaginabili, la loro testimonianza mostra concretamente cosa può essere violato in una vita umana per il piacere e il profitto di altri. È inconcepibile». A fargli eco è suor Gabriella Bottani, coordinatrice della rete internazionale di religiose e religiosi Thalita Khum: «Riceviamo richieste di sostegno crescenti da parte della rete nelle regioni dell’Africa del Nord Ovest, dove molte persone che sono bloccate e non hanno possibilità di attraversare il Mediterraneo sono in balia del tentativo di tornare nei propri Paesi. Molte di noi si trovano ad accompagnare persone che hanno fatto esperienze di dolore in Libia». Il Papa, in un video che vi proporremo domani, ha affermato che «nessuno può lavarsene le mani se non vuole essere complice di un crimine contro l’umanità».
Agensir/Red

7 Febbraio 2019 | 17:00
Tempo di lettura: ca. 1 min.
Condividere questo articolo!