Chiesa

Cinquant’anni di «Avvenire»

Compie cinquant’anni il 4 dicembre «Avvenire», e per l’occasione il quotidiano milanese «di ispirazione cattolica» rinnova la sua «forma grafica», come scrive nell’editoriale il direttore Marco Tarquinio.

In un asciutto e appassionato articolo Angelo Paoluzi, che ha diretto il quotidiano tra il 1980 e il 1981, rievoca la nascita della testata. «Ho un chiaro ricordo di quella mattina di fine novembre 1968, quando «L’Avvenire d’Italia» accolse, nella sua redazione romana di Palazzo Marignoli, un gruppo di giornalisti convocati per fare il punto sul nuovo quotidiano «Avvenire», che sarebbe uscito a Milano la settimana seguente» scrive Paoluzi. Un inizio pieno di entusiasmo, ma non facile: «Eravamo lieti e preoccupati per l’avventura che si stava aprendo, iniziativa, come si sa, fortemente voluta da Paolo VI e che aveva portato — anche questo è noto — qualche turbamento nel mondo cattolico post-conciliare. Si trattava di mettere assieme mentalità e prassi diverse nello stesso mondo della stampa cattolica verso un obiettivo unificante che il Papa aveva chiaramente nel cuore».

A quella riunione erano presenti, come racconta Paoluzi, Leonardo Valente, «designato direttore», Gianluigi Degli Esposti, Angelo Narducci, «direttore l’anno successivo al posto del dimesso Valente», Gaetano Nanetti, Piero Bongiovanni, lo stesso Paoluzi, Pier Giorgio Liverani, Giorgio Cossu e Giorgio Cajati. Molte erano le difficoltà, «ma l’entusiasmo generale — ricorda ancora Paoluzi — supplì ogni carenza e da Milano gli amici Gigi De Fabiani, Piero Bongiovanni, Gigi Bianchi, Elio Maraone trovarono presto un fecondo rapporto specialmente con la redazione romana, Virgilio Celletti, Arturo Meli, Nino Andreoli, Carlo Luna, Paolo Farneti, Lamberto De Camillis, e i due vaticanisti Gianfranco Svidercoschi e Silvano Stracca». Del mezzo secolo di «Avvenire» scrivono anche Pier Giorgio Liverani, direttore dal 1981 al 1983, e Umberto Folena, mentre al giornale dedica una poesia Roberto Mussapi. A dirigere la testata, nata dalla fusione dei due quotidiani cattolici «L’Avvenire d’Italia», di Bologna, e «L’Italia», di Milano, sono stati, dopo Valente (1968-1969), Narducci (1969-1980), Paoluzi (1980-1981) e Liverani (1981-1983), Gian Guido Folloni (1983-1990), Lino Rizzi (1990-1993) e Dino Boffo (1994-2009). Dal 2009 il quotidiano è diretto da Tarquinio.

5 Dicembre 2018 | 06:30
Tempo di lettura: ca. 1 min.
stampa (4)
Condividere questo articolo!