Cina disposta a rafforzare il dialogo con il Vaticano

Il governo cinese ha detto oggi che è disposto a lavorare per migliorare le relazioni con il Vaticano e di continuare un «dialogo costruttivo» attualmente visto come «chiaro ed efficace». In un comunicato inviato a Efe, i portavoce dell’ufficio del Ministero degliAffari Esteri della Cina ha risposto alle dichiarazioni fatte dal papa domenica in cui ha sostenuto che «le relazioni tra il Vaticano e la Cina sono buone.» «La Cina è sempre stata sincera per migliorare le relazioni sino-vaticane e ha compiuto sforzi incessanti a tal fine. Allo stato attuale, i canali di dialogo tra le due parti sono chiari ed efficaci», ha detto Ministero degli Esteri cinese. Il gigante asiatico ha anche ribadito il suo impegno a «continuare il dialogo costruttivo» con il Vaticano e «lavorare in tandem per portare avanti il processo di miglioramento continuo delle relazioni bilaterali». Papa Francesco, per affrontare le domande dei giornalisti sul volo di ritorno dal suo viaggio in Georgia e Azerbaigian, ha citato come esempio di quei «buoni rapporti» con la Cina: esposizioni dei Musei Vaticani hanno avuto luogo in quel paese e ci sarà presto un campione della cultura cinese nei musei. Inoltre, il pontefice ha rivelato che il presidente cinese Xi Jinping ha inviato un regalo giorni fa, in occasione di un seminario sulla cultura cinese. I rapporti tra Cina e Vaticano hanno visto alcuni approcci dal pontificato di Francesco, che non nasconde il suo desiderio di recarsi in Cina e un Paese mai visitato da papi, ed entrambe le parti hanno espresso la loro volontà di migliorare le relazioni. I rapporti diplomatici tra Cina e Vaticano sono ufficialmente inesistenti dal 1951 con la scomunica da Papa Pio XII di due vescovi nominati da Pechino, a cui le autorità cinesi hanno risposto con l’espulsione del nunzio apostolico, che si insediò nell’isola di Taiwan . Come fa con gli Stati che cercano di stabilire relazioni diplomatiche con la Cina, Pechino chiede che il Vaticano in precedenza rompere con Taiwan e non «interferire» negli affari interni della Cina. Pechino rifiuta che sia il Vaticano a nominare i vescovi e, pertanto, esistono nel paese due Chiese Cattoliche: quella patriottica, controllata dal governo comunista e altre semi-clandestine che rispondono direttamente al Vaticano.

L’ultima volta che il ministro degli Esteri cinese ha parlato pubblicamente sulle relazioni con il Vaticano, lo scorso febbraio, ha affermato che si stanno facendo «passi concreti» per migliorare i rapporti bilaterali.

(trad. da Il Sismografo)

4 Ottobre 2016 | 12:00
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