Chiesa del Pakistan in preghiera e digiuno con Asia Bibi

La Campagna è stata lanciata attraverso i membri della sua famiglia, che l’hanno visitata nei giorni scorsi, e la Renaissance Education Foundation di Lahore che si occupa dei familiari di Asia Bibi e delle spese legali del caso. Con i familiari Asia si è mostrata commossa quando ha saputo del recente annuncio del presidente della Corte suprema del Pakistan, Saqib Nisar: il magistrato ha dichiarato che si occuperà personalmente del caso e stabilirà ben presto la data dell’udienza davanti al massimo organo giudiziario del paese.

Il sostegno del Consiglio episcopale del Pakistan

Dal canto suo il vescovo Khadim Bhutto, presidente del «Consiglio episcopale del Pakistan», parlando a Fides, ha dichiarato: «Apprezzo la decisione del presidente della Corte suprema. E’ un passo necessario. La povera donna soffre da molto tempo». Ha poi affermato:» Il giudice dovrebbe anche considerare gli altri casi di molte persone innocenti in carcere da lungo tempo, che chiedono giustizia «. Il Consiglio episcopale del Pakistan è un consiglio di oltre 40 vescovi di varie denominazioni protestanti come pentecostali, evangelici, avventisti, metodisti e altre confessioni, che opera in comunione e collaborazione con la Chiesa cattolica per costruire l’unità tra i cristiani in Pakistan. Il Vescovo Khadim Bhutto nota che il giudice Sadiq «sta lavorando duramente per rendere giustizia alla popolazione del Pakistan».

La preghiera nelle parrocchie di Lahore

Padre Arthur Charles, parroco della parrocchia di San Giovanni a Karachi ha immediatamente trasmesso il messaggio a sacerdoti e catechisti per informare i fedeli e attraverso i social media. Parlando con l’Agenzia Fides, padre Arthur Charles ha detto: «Sto diffondendo il più possibile questo messaggio; nella mia comunità parrocchiale osserveremo vivremo una preghiera per Asia per due venerdì consecutivi e domenica prossima, durante tutte le Messe, pregheremo in special modo per lei». Il padre cappuccino padre Qaisar Feroz parroco nella chiesa di Sant’Antonio a Lahore, aderisce alla Giornata e celebrerà domani la santa Messa con questa specifica intenzione. Padre feroz dice a Fides: «Spero che la decisione venga presa sulla base della giustizia, prego perché i giudici non si lascino condizionare dalle pressioni politiche e dai fondamentalisti e facciano giustizia per Asia Bibi».

La preghiera del movimento laicale cattolico

«Jesus Youth Pakistan», movimento laicale cattolico ha invitato i suoi membri, amici e sostenitori a coinvolgersi in questa campagna. Daniel Bashir, coordinatore dei giovani del movimento, riferisce a Fides di aver organizzato «un incontro di preghiera con un’ora di Adorazione per pregare in presenza di Gesù Eucaristia e affidare a Lui la vita di Asia».

E’ in atto anche un tam tam sui mass media e sui social network

Adeel Patras Chaudhry, direttore di «Jesus Live TV», canale televisivo cristiano in Pakistan, ha immediatamente dato notizia in Tv su questa campagna. Nel suo messaggio a Fides, ha dichiarato: «Vedo una grande speranza per Asia Bibi, presto avremo giustizia».

Preghiera e digiuno della Chiesa pakistana

Emmanuel Neno, Segretario esecutivo della Commissione per la catechesi nella Conferenza episcopale cattolica del Pakistan osserva a Fides: «Siamo membri del corpo di Cristo, se una parte del corpo soffre, tutto il corpo soffre. Siamo uniti con Asia Bibi per pregare e digiunare per lei». Anche padre Yousuf George, della diocesi di Faisalabad, ha assicurato le sue preghiere dicendo: «Stiamo pregando con te, Asia Bibi, nella chiesa di San Giuseppe: che il nostro Signore Gesù, Principe della pace e della giustizia, ti liberi». E fra Pascal Robert, un frate pakistano che vive in Turchia, ha pubblicato un commento sul suo profilo Facebook con una breve preghiera per Asia Bibi che recita: «Possa Dio riunirti con la tua famiglia».

A.G. – P.A. – Agenzia Fides/VaticanNews

26 Aprile 2018 | 18:30
Tempo di lettura: ca. 2 min.
AsiaBibi (31), preghiera (327)
Condividere questo articolo!