Centrafrica: firmato accordo a Roma per la pace
Ieri pomeriggio è stato firmato a Roma, a Sant’Egidio, un importante «accordo politico» che apre la strada alla pacificazione del Centrafrica, afflitto da anni di guerra civile e gravi tensioni interne che hanno provocato numerose vittime e migliaia di rifugiati. Il documento, che prevede un immediato «cessate il fuoco», è stato raggiunto grazie alla mediazione della Comunità di Sant’Egidio, che da anni lavora per la riconciliazione del Paese, alla presenza di osservatori della comunità internazionale, dell’inviato dell’Onu Parfait Onanga-Anyanga, dell’Unione europea e del governo italiano.
Sul piano della sicurezza si garantisce la libera circolazione delle persone e dei beni, il ristabilimento dell’autorità dello Stato su tutto il territorio nazionale mentre a livello economico, umanitario e sociale ci si impegna, tra l’altro, nell’opera di ricostruzione e nella protezione delle Ong nazionali e internazionali presenti nel Paese. Si tratta di una vera e propria road map per uscire dalla crisi, che sarà seguita da un comitato congiunto scelto con il consenso di tutti e la partecipazione della Comunità di Sant’Egidio, che viene ringraziata nel testo dell’accordo per la sua preziosa «opera di mediazione».
Alla firma, tra momenti di commozione e il canto, solenne, dell’inno nazionale era presente anche il fondatore di Sant’Egidio Andrea Riccardi. L’incontro di Roma era stato salutato, domenica scorsa durante l’Angelus, da Papa Francesco che aveva ricordato la sua storica visita in Centrafrica del novembre 2015 e incoraggiato le delegazioni presenti al colloquio a «rilanciare e rafforzare il processo di pace».