Ticino e Grigionitaliano

Celebrata la ricorrenza della Madonna delle Grazie a Lugano

Domenica scorsa 16 maggio, nel rispetto delle disposizioni sanitarie tutt’ora in vigore a causa della pandemia di Covid, si è svolta nella Cattedrale di San Lorenzo a Lugano, la solenne celebrazione in onore alla Madonna delle Grazie.

Alla Santa Messa, celebrata dal vescovo mons. Valerio Lazzeri, hanno preso parte, un numero ristretto di militi del Corpo Volontari Luganesi agli ordini del Cdt. Col. Sergio Romaneschi. Si è così rinnovata un’antica tradizione tanto cara ai fedeli cattolici di Lugano. Il legame del Corpo dei Volontari Luganesi con la Madonna delle Grazie, risale al lontano 1798, quando, dopo i moti insurrezionali di Lugano, scacciarono gli invasori franco-cisalpini.

Narrano le antiche cronache che «le Autorità militari del tempo, in accordo con l’Arciprete ed il Capitolo della Colleggiata e Semi-Cattedrale di San Lorenzo, fecero annunciare al pubblico con il suono delle campane per una corale preghiera all’Altissiumo Iddio e alla Beatissima Vergine delle Grazie, onde poter ottenere lumi e l’assistenza necessaria per i bisogni della Patria. La popolazione dell’antico Borgo, con alla testa i Volontari luganesi nella loro alta uniforme, accorsero in folla partercipando alla celebrazione». Da quel fatto è scaturito l’attaccamento dello storico Corpo militare che, oggi ancora reca, inserito al centro del vessillo, l’effigie della Madonna delle Grazie protettrice di Lugano. 

Lo scorso 16 maggio, Mons. Vescovo nell’omelia ha ricordato, tra l’altro che «Maria è davvero la presenza decisiva ogni volta che c’é una crisi da superare, una ferita da guarire, una lacerazione da ricomporre. Ne abbiamo fatto esperimento lo scorso anno, nel momento più duro in cui perfino le chiese non potevano accogliere il Popolo di Dio per la celebrazione dell’eucaristia. Il fatto di poterci unire spiritualmente ogni giorno con Maria, ai piedi dell’effigie tanto cara e preziosa ai luganesi, ci ha dato forza, ci ha fatto scoprire dentro lo slancio filiale di Gesù al Padre, il Soffio di un affiatamento che è il segreto della nostra gioia e della nostra speranza, da rinnovare soprattutto nei momenti difficili e oscuri del nostro cammino sulla terra».

Il rito suggestivo seguito con profonda devozione dai presenti e le sentite parole del Vescovo,  pronunciate durante l’omelia, hanno aperto nelle menti dei presenti intensi sentimenti di fede e di speranza.

Nella foto, scattata sul sagrato della Cattedrale, Mons. Velerio Lazzeri Vescovo di Lugano, unitamente a Mons. Claudio Mottini s’intrattengono in colloquio con il Cdt. del Corpo dei Volontari Col. Sergio Romaneschi, dopo aver passato in rassegna il drappello di militi schierati.

19 Maggio 2021 | 15:51
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