Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della CEI.
Chiesa

Cei, Bassetti verso la presidenza. È il primo della terna

La Cei sta per avere un nuovo presidente dopo il decennio del cardinale Angelo Bagnasco: i vescovi italiani si sono espressi votando i candidati per la terna da presentare al Papa ed è risultato più votato il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia. Gli altri due nomi della terna sono quelli del vescovo di Novara Franco Giulio Brambilla e dell’arcivescovo di Agrigento, il cardinale Francesco Montenegro. Un segnale importante il consenso attorno a Bassetti: nonostante l’età – ha appena compiuto 75 anni – il porporato è ora il pole position per ricevere l’incarico dal Pontefice che nelle scorse settimane lo ha prorogato alla guida della diocesi di Perugia fino al compimento degli ottant’anni.

L’assemblea generale della Conferenza episcopale italiana, in corso a Roma da lunedì 22 a giovedì 25 maggio, ha dunque eletto oggi a maggioranza assoluta la terna di vescovi diocesani proposta a Papa Francesco per la nomina del Presidente. La procedura prevedeva una sessione di voto per ciascun posto della terna. Bassetti ha ricevuto 134 voti al ballottaggio della prima sessione, e l’annuncio del suo nome come più votato è stato salutato da un’ovazione; Brambilla 115 preferenze alla seconda; Montenegro 126 preferenze alla prima votazione della terza sessione.

La terna è stata consegnata al Pontefice, al quale da Statuto Cei spetta la nomina del Presidente della Conferenza.

Non è un mistero la stima di Francesco per l’arcivescovo di Perugia, da lui nominato cardinale nel primo concistoro del suo pontificato. E viene considerata scontata la ratifica dell’indicazione dell’assemblea dei vescovi.

Ma è significativo anche l’esito generale del voto: due su tre candidati, Bassetti e Montenegro, sono considerati molto vicini al Pontefice, che li ha elevati alla porpora. L’episcopato italiano ha quindi voluto indicare dei nomi che sapevano ben considerati da Francesco.

Gualtiero Bassetti è un pastore stimato e conosciuto in tutta Italia. Ha ricoperto in passato il ruolo di visitatore apostolico per i seminari, ed è stato vicepresidente della Cei. Da vescovo ha sempre dimostrato attenzione ai problemi del lavoro: visite alle fabbriche in crisi, la vicinanza a stranieri e poveri, appelli ad affittare le case sfitte a prezzi sostenibili. Amico e figlio spirituale del cardinale Silvano Piovanelli, a lungo rettore del seminario e insegnante, vescovo di Massa Marittima-Piombino. Nel 1998 viene trasferito ad Arezzo e nel 2009 Benedetto XVI lo nomina a Perugia, anche se molti lo consideravano il candidato naturale per la guida della diocesi di Firenze.

Bassetti ha condiviso le ultime stagioni dell’episcopato italiano, con una forte carica pastorale, di vicinanza alla gente e di paternità spirituale con i sacerdoti. Ha abbracciato quella che ha definito «la rivoluzione della tenerezza» di Papa Francesco. Ai politici ha chiesto «un sussulto profetico» nel garantire la legalità e nel contrastare droga, alcol e gioco d’azzardo. Ha sempre cercato di testimoniare il volto di una Chiesa capace di dare speranza, nonostante le difficoltà del tempo presente, l’odio e la violenza che ci sono nel mondo. «Anche se il presente assume le sembianze fosche degli attentati terroristici o dei ritratti sfigurati dei rifugiati che fuggono dalle loro case – ha scritto in un editoriale – occorre avere la fede e il coraggio di non aver paura del futuro. Perché chi ha paura non ha futuro».

Fermo nella difesa dei valori, è sempre stato in grado di presentarli senza creare steccati o divisioni, come ha fatto in occasione della morte per eutanasia di Dj Fabo. Intervistato da Vatican Insider, come prime parole aveva detto : «Voglio esprimere la mia vicinanza a questa famiglia nel dolore e al giovane Fabiano che non è più tra noi. Appena l’ho saputo mi sono raccolto in preghiera. Prima di giudicare bisogna riflettere e pregare. Mi è venuto in mente che Dio l’aveva voluto, chiamato, amato. Anche chi è chiuso in se stesso e soffre si può aprire con la vicinanza di altri. La vita è sempre un grande valore. Credenti o no, ogni volta che si pone termine a una vita siamo tutti sconfitti, perché ogni vita è un fatto relazionale. Quando qualcuno compie un atto del genere mi chiedo: che cosa ho fatto mancare io a questo mio fratello o sorella?».

La scelta dei vescovi offre dunque un segnale di vicinanza al Papa e al tempo stesso individua una personalità stimata, che già conosce i meccanismi della Ceie sarà in grado di guidare la Conferenza episcopale tenendo conto delle sensibilità di tutti, senza isolate fughe in avanti né nostalgie per il passato.

(Andrea Tornielli / Vatican Insider)

 

Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della CEI.
23 Maggio 2017 | 07:45
Tempo di lettura: ca. 3 min.
cei (33)
Condividere questo articolo!

En relation