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Carl Lutz: docu-fiction al Cinema Lux di Massagno

Verso la fine della Seconda Guerra Mondiale, il diplomatico svizzero Carl Lutz, dell’Ambasciata svizzera a Budapest, riesce a salvare la vita a decine di migliaia di ebrei ungheresi.

In Ungheria, nel 1944, la persecuzione degli ebrei era in pieno svolgimento. Sfruttando la sua posizione, Lutz decide di correre il rischio e sottrae al macabro destino tra i 50’000 e i 70’000 ebrei ungheresi.

Al termine della guerra, fa ritorno a Berna con la sua compagna e sua figlia, ma invece di essere accolto a casa come un eroe, Lutz viene indagato per aver abusato della sua autorità. Combatterà aspramente fino alla morte, invano, per riconquistare la reputazione perduta.

Le sue azioni sono rimaste a lungo sconosciute ai più, ma attraverso le parole di Agnes Hirschi, la sua figliastra ungherese, la RSI in una docu-fiction propone di riscoprire l’incredibile storia di Carl Lutz e i luoghi della vicenda. Al racconto di Agnes si aggiungono le dichiarazioni di testimoni provenienti da tutto il mondo, sopravvissuti all’Olocausto grazie al diplomatico svizzero. Materiale fotografico e pellicole 16 mm di Carl Lutz di quel tempo arricchiscono il documentario di preziose immagini autentiche.

La docu-fiction verrà proietta giovedì prossimo, 23 gennaio, alle 20.15, al Cinema Lux di Massagno. Segue dibattito con Agnes Hirschi (figlia di Lutz), Pietro Boschetti e don Azzolino Chiappini.

Riascolta la puntata di Segni dei Tempi dedicata a Carl Lutz.

18 Gennaio 2020 | 12:02
Tempo di lettura: ca. 1 min.
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