Campagna ecumenica in Svizzera: il tema delle sementi nella Bibbia

Il tema della Campagna ecumenica 2020 di Sacrificio Quaresimale, Pane per tutti ed Essere solidali ha forti radici bibliche. Sono diversi infatti i riferimenti nella Parola di Dio alla tematica del «seme». Sappiamo ad esempio, che nell’Antico Testamento il termine «seme/ semente» è utilizzato in ottica agricola a partire dalla Genesi (Gn 1,11; 12,29) per parlare di «dono», «nutrimento», «abbondanza», «vita ». Mentre nei Vangeli incontriamo Gesù che utilizza a sua volta in diverse occasioni proprio le parole «semente » o «granello». Esse diventano metafora rispettivamente della Parola di Dio (parabola del seminatore vedi Mc 4,1-9; 14-20; Mt 13,3-9,18-23; Lc 8,4-8.11-15), del Regno di Dio (parabola del granello di senapa, vedi Mc 4,30-32; Mt 13,31-32) e del modo in cui si svolge e si compie la vita di Gesù stesso (il chicco di grano che caduto in terra muore e produce molto frutto: Gv 12,24). Ma perché Gesù paragona la sua parola e la sua predicazione ad un seme? Un testo biblico ci dà la risposta. Esso dice: «La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito … e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore» (Eb, 4,12). Ebbene, la parola di Gesù non è come la nostra, che il più delle volte lascia chi l’ascolta normalmente come lo trova. La parola di Gesù ha in sé stessa e per sé stessa una forza ed una efficacia che la rende capace di trasformare chi la accoglie. Essa non è una parola meramente informativa, ma anche e soprattutto effettiva. Non informa semplicemente l’uomo che Dio intende salvarlo, ma nello stesso tempo in cui lo dice, realizza ciò che dice. Appunto, è come il seme: ha in sé la forza della vita. (red)

1 Marzo 2020 | 17:48
Tempo di lettura: ca. 1 min.
Condividere questo articolo!