Cambiamento climatico. Interessi politici ed economici dietro i negazionisti del clima

C’è ancora chi crede che il clima non stia cambiando? Sì. E c’è anche chi investe, lavora e spera affinché questa opinione diventi una verità diffusa. A pochi giorni dal 30 settembre e dall’inizio della Pre-COP 26, Milano si appresta a diventare capitale dei giovani ambientalisti di tutto il mondo. Il percorso chiamato ‘Climate open platform’ unirà movimenti e società civile nello sciopero dell’1 ottobre e nella Global march for climate justice del 2 nel capoluogo lombardo. Sembra la logica conseguenza di una crisi climatica riflessa, tra tante evidenze, da una delle estati più roventi degli ultimi anni. Al Sud Italia si sono toccati picchi di 45 gradi: a Floridia, nel siracusano, i 48,8°. Una rilevazione da record assoluto a livello europeo. E nella Death Valley americana, l’asticella del termometro ha toccato i 54,4 gradi. Eppure, mai come oggi, il negazionismo climatico è diventato un tema diffuso, popolare e chiaramente divisivo.

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25 Settembre 2021 | 21:44
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