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«Apriti a un mondo nuovo». Scout ticinesi al raduno mondiale in West Virginia

È con un misto di entusiasmo e tristezza che i settanta scout ticinesi sono rientrati dal Jamboree svoltosi a Oak Hill, nella Virginia Occidentale dal 22 luglio al 2 agosto. Per tutti loro è stata sicuramente un’esperienza unica che rimarrà impressa nella memoria. Il campo scout mondiale, che si svolge ogni quattro anni, ha riunito circa 45’000 ragazzi provenienti da 132 nazioni, ospitati nella Summit Bechtel Reserve. Ricavato da una miniera di superficie, negli ultimi dieci anni questo luogo è stata rinaturata e destinato esplicitamente a grossi eventi scout. Il tema che ha fatto la filo conduttore al Jamboree appena conclusosi era «Unlock a new world» («Apriti a un nuovo mondo»). Per la Svizzera erano presenti in tutto 1150 scout. Un viaggio fino all’altro capo del mondo, ma anche fra le varie nazioni presenti al raduno, per scoprire che malgrado le diverse religioni e le diverse culture si condividono gli stessi valori universali a partire dalla solidarietà, che gli scout ticinesi hanno potuto vivere concretamente fin dal primo giorno. «Siamo giunti al campo in ritardo rispetto al programma, in tarda serata, sotto la pioggia, e i nostri vicini della Louisiana e del Tennesse avevano già iniziato a montare il nostro campo e hanno condiviso con noi la loro cena», ci racconta Mila Passardi, una delle responsabili dei due gruppi ticinesi. Lo spirito dell’unità e dell’amicizia ha soffiato lungo tutto il Jamboree e ha permesso a chi ha partecipato di conoscere nuove persone e altre realtà. «In comune abbiamo i valori che caratterizzano lo scoutismo quali l’apertura, l’ascolto, il servizio, la condivisione, la fiducia, la responsabilità, il rispetto per la natura e grazie ad essi abbiamo l’opportunità di fare qualcosa di positivo, di promuovere il cambiamento», sottolinea Mila. I reparti svizzeri non erano accampati tutti nello stesso posto, ma distribuiti in vari punti del campo e si sono incontrati solo in occasione del primo d’agosto. Le giornate sono state molte variate, contraddistinte da attività fisiche in mezzo alla natura fino a proposte di formazione e didattiche in diversi ambiti, passando da momenti di scambio, all’insegna dell’invito di Baden Powell, fondatore degli scout, di «lasciare il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato».

Katia Guerra

11 Agosto 2019 | 15:57
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