È prevista per l'autunno la pubblicazione del Nuovo Messale.
Commento

Approvato da Papa Francesco il Messale con la nuova versione del «Padre Nostro»

Nei giorni scorsi, durante la prima giornata di lavori dell’Assemblea generale della Conferenza episcopale italiana (CEI), il cardinale presidente Gualtiero Bassetti ha annunciato che Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione della terza edizione in italiano del Messale Romano di Paolo VI, nella quale è anche contenuta una nuova traduzione del «Padre Nostro ». La preghiera più famosa del mondo, formulata da Gesù in risposta alla sollecitazione degli Apostoli «Signore, insegnaci a pregare» viene dunque riproposta ai cristiani con una forma più consona dal punto di vista teologico: non più un Dio che ci «induce in tentazione» ma che, piuttosto, non ci «abbandona» in essa.

Il Papa, dal canto suo, è tornato più volte sull’adeguatezza di questa nuova formulazione, soprattutto nelle sue catechesi del mercoledì proprio dedicate al «Padre Nostro», spiegando che «nei momenti più brutti della nostra vita, più angoscianti, Dio veglia con noi, lotta con noi, sempre vicino a noi, perché è padre, e un padre non abbandona i suoi figli. Quella notte di dolore e di lotta sono l’ultimo sigillo dell’Incarnazione: Dio scende a trovarci nei nostri abissi e nei travagli che costellano la storia. È il nostro conforto nell’ora della prova: sapere che quella valle, da quando Gesù l’ha attraversata, non è più desolata, ma è benedetta dalla presenza del Figlio di Dio. Lui non ci abbandonerà mai!» L’Assemblea della CEI – alla quale la nostra Diocesi si riferisce per i testi liturgici di lingua italiana – aveva accolto la nuova versione del Messale contenente la preghiera già nel novembre 2018; tuttavia, prima che esso diventasse «ufficiale» necessitava di essere approvato dalla Santa Sede. Un nuovo Messale che era atteso da tempo, più precisamente dal 2002, anno dell’ultima edizione in ordine cronologico. Ora il testo italiano è passato al vaglio della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei Sacramenti per la necessaria confirmatio e ha inoltre ricevuto la definitiva conferma da Papa Francesco. Anche se probabilmente saranno necessari alcuni mesi prima che il «rinnovato» libro liturgico entri in vigore, quando il messale sarà pronto potrà essere utilizzato anche nella Svizzera italiana.

Don Nicola Zanini, Vicario generale della Diocesi di Lugano, aveva a suo tempo commentato su catt.ch: «I Vescovi italiani sottolineano che questa nuova pubblicazione sarà l’occasione per contribuire al rinnovamento delle nostre comunità nel solco della riforma liturgica. È questa, a mio avviso, la vera «riforma della riforma». Non un cambiamento di strada e un rifugio verso un passato della liturgia, ma un rinnovamento delle nostre comunità, riprendendo i valori del Concilio Vaticano II e dunque anche della stessa riforma liturgica, che troviamo ben espressa nel Messale attuale, chiamato di Paolo VI».

Laura Quadri

È prevista per l'autunno la pubblicazione del Nuovo Messale.
2 Giugno 2019 | 06:30
Tempo di lettura: ca. 2 min.
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