Ticino e Grigionitaliano

«Andrà tutto bene e ce la faremo, a patto che...»

«Andrà tutto bene», scrivono un po’ dappertutto. Si tratta di una citazione di una mistica del 14esimo secolo, la beata Giuliana Norwich. Spesso viene anche aggiunto: «E dopo sarà bellissimo». Una frase veramente pasquale che fa bene al cuore. Mi ricordo alle prime classi elementari la sorpresa quando la maestra ci invitò a scrivere dei «pensierini »: trovavo la cosa divertente e devo esserci riuscito alquanto bene, se, ancora in terza media, il professore mi diceva che i miei non erano temi ma solo pensierini. Per il momento sono ancora a livello di pensierini, perché, come tantissimi altri, sto cercando sul modello di Maria di «meditare queste cose nel mio cuore». Alcuni di questi mi permetto di condividerli qui.

Uno sconquasso nelle relazioni

Viviamo in una società molto individualista e da buoni individualisti siamo ora costretti all’isolamento (non è che siamo costretti, in fondo, a fare ciò che volevamo, ossia vivere da individui?!?). Questo ci porta a ri-scoprire che siamo tutti interconnessi come le membra dello stesso Corpo. Riscoprire che le relazioni devono essere non di quantità (like) ma di qualità. Qualità della relazione con le cose («non di solo pane»), della relazione con gli altri e me stesso («ama il prossimo tuo come te stesso»). Anche della relazione con Dio: la vera connessione non è il Wi-Fi o il 5G, ma il legame spirituale, mente a mente, cuore a cuore, tra ciascuno di noi e Lui. E quindi tra ciascuno di noi e gli altri.

Meno messe…più messa

Aspettiamo tutti il momento in cui potremo di nuovo celebrare insieme, vescovo, preti e popolo di Dio. E nel frattempo? Disperarci e piangere? Non serve a nulla. Prezioso è, invece, curare e conservare la nostalgia dell’incontro pieno con Gesù nella comunione eucaristica. In questo tempo di digiuno eucaristico, abbiamo l’occasione di riscoprire tante altre modalità di essere in comunione con Gesù e con gli altri: la bellezza della parola di Dio, la preghiera del rosario, la «comunione spirituale», per esempio con la preghiera di sant’Alfonso (google…).

Web, internet, social media

Ed è tutto un parlare di telelavoro, di insegnamento a distanza. E la «iPrayer» non ci sta?!? Chissà che, come cristiani, non impariamo, oltre che a riscoprirci Corpo, a sentirci Rete e a comunicare via Web? In fondo tutto questo c’è già in nuce, ma forse è opportuno/necessario un salto di qualità. E di quantità. L’opportunità per questo salto ce l’abbiamo davanti. Impareremo qualcosa da tutto questo? Mah… in fondo tutti lo speriamo, ma sappiamo anche che siamo di «dura cervice». Molto realisticamente, metà della Bibbia ci dice, con il suo linguaggio, che «il lupo perde il pelo ma non il vizio». Per fortuna – per grazia! – l’altra metà ci ripete instancabilmente che «il nome di Dio è Misericordia ». Solo in questa prospettiva possiamo dire: «Sì, alla fine tutto andrà bene. E dopo sarà bellissimo»!

Don Massimo Gaia

23 Marzo 2020 | 07:00
Tempo di lettura: ca. 2 min.
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