Svizzera

Anche i musulmani contro No Billag

La Federazione delle organizzazioni islamiche della Svizzera (FOIS) si oppone all’iniziativa No Billag. In un comunicato del 20 gennaio, la più grande organizzazione islamica del Paese dice che il servizio pubblico è importante per il mantenimento della pace religiosa.

Secondo FOIS, una trasmissione approfondita e costruttiva delle conoscenze religiose, necessaria ad una comprensione reciproca, non può che realizzarsi attraverso il servizio mediatico pubblico. L’organizzazione musulmana con sede a Zurigo teme le conseguenze dell’iniziativa No Billag, che mira a sopprime tutti i finanziamenti pubblici destinati ai media, contribuendo a una marginalizzazione delle minoranze religiose e linguistiche.

Musulmani e cristiani uniti nel «no»

«Sapendo che la forza di una popolazione si misura secondo il benessere dei più deboli, siamo convinti che il mantenimento di un servizio pubblico è nell’interesse della Svizzera e dei suoi cittadini», conclude il comunicato FOIS.

L’Unione vodese delle associazioni musulmane (UVAM) ha ugualmente raccomandato di respingere No Billag, sempre pensando al mantenimento della pace religiosa.

Altre organizzazioni confessionali, come la Conferenza dei Vescovi svizzeri (CES) e la Federazione delle Chiese evangeliche della Svizzera (FEPS), si sono recentemente espresse circa la questione No Billag, per cui si voterà il 4 marzo, sconsigliando un voto favorevole.

Cath-Info

22 Gennaio 2018 | 18:30
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FOIS (1), no billag (6)
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