Un gruppo di partecipanti all'incontro di Berna dialoga con il vescovo Alain De Raemy
Svizzera

Anavon: la comunicazione della fede in Svizzera passa dalle idee dei giovani

«Anavon«, «avanti» è il motto in lingua romancia di una giornata organizzata a livello nazionale a Berna per rappresentanti giovanili delle diverse realtà linguistiche della Chiesa in Svizzera: una prima, ideata con l’aiuto dei giovani stessi dalla Commissione per la comunicazione e le relazioni pubbliche della Conferenza dei vescovi svizzeri, anche in vista dell’imminente Sinodo dei giovani. Un incontro, non una piattaforma web su cui dialogare, questa è stata la sfida a cui hanno risposto un centinaio di ragazzi delle quattro realtà linguistiche elvetiche. «L’impressione che ho avuto è stata positiva – racconta il ticinese Elias D’Andrea, uno dei partecipanti della Svizzera italiana. In pomeriggio ho assistito alla presentazione di tanti piccoli progetti di comunicazione realizzati dai giovani stessi. Mi è piaciuto il progetto dei vallesani che hanno realizzato un Food Truck per andare a vendere la fondue nei villaggi, creando delle serate aperte a tutti. L’ho trovata una bella idea che si inserisce nella tradizione vallesana, cercando di creare un luogo di incontro con altri giovani».  A www.anavon2018.ch sono intervenuti nella mattinata anche volti noti al mondo giovanile, come Martin Schmidt, allenatore di calcio vallesano che lavora nella Bundesliga, Sarah-Maria Graber, giovane scrittrice e giornalista a Berna e l’abate Urban Federer del monastero benedettino di Einsiedeln. Ma è stato soprattutto i pomeriggio a fornire spunti pratici interessanti con la presenza di giovani blogger, poeti, musicisti e altri ancora che hanno presentato, come i vallesani, idee nuove di comunicazione. «C’è stata la premiazione della rivista Melchior fatta da giovani svizzero-tedeschi, un modo alternativo di fare giornalismo che sa offrire speranza e ideali alle nuove generazioni», aggiunge Elias. La Svizzera italiana ha dato il loro contributo con una presentazione messa in scena dal ticinese Luca Jegen.

Un gruppo di partecipanti all'incontro di Berna dialoga con il vescovo Alain De Raemy
1 Ottobre 2018 | 06:30
Tempo di lettura: ca. 1 min.
chiesa (579), svizzera (539), testimonianza (234)
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