Al via una raccolta di firme contro la soppressione delle trasmissioni religiose radiofoniche nella Svizzera tedesca

Nel tentativo di far annullare la misura di risparmio presa dalla radio pubblica della Svizzera tedesca che nei giorni scorsi ha comunicato la decisione di tagliare le trasmissioni religiose radiofoniche in tedesco è stata lanciata in queste ore da una quarantina di personalità una petizione online. Tra i firmatari, Odilo Noti che ha lanciato la petizione, il vescovo di Basilea Felix Gmür, il vescovo ausiliare di Friborgo mons. Alain De Raemy, incaricato in seno alla Conferenza dei vescovi svizzeri per i mezzi di comunicazione, la presidente della RKZ Renata Asal-Steger e i presidenti delle Chiese riformate di Zurigo e di Basilea, Michel Müller e Lukas Kundert. A queste personalità si sono aggiunti il rabbino di San Gallo Tovia Ben-Chorin e il professor Amir Dziri, Direttore del Centro svizzero per l’Islam e la società.

In difesa del servizio pubblico

Cristiani, ebrei e musulmani, considerano che questa decisione della SRF ha violato la concessione della SSR in rapporto allo spazio concesso alle Chiese nel servizio pubblico radio televisivo. La petizione afferma che le emissioni tagliate trattando di religioni favoriscono lo scambio culturale e il dialogo e adempiono così ad una missione fondamentale del servizio pubblico. Le emissioni religiose della Radio SRF in lingua tedesca presentano – prosegue la petizione – con competenza la vita religiosa in Svizzera. La conoscenza delle religioni oggi è fondamentale per evitare derive estremiste e fondamentaliste. Così i promotori della raccolta di firme a cui si può aderire da questo link.

10 Ottobre 2020 | 10:50
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srf (2), ssr (2), svizzera (537)
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