Internazionale

Abusi: il 10% delle religiose in America latina ne sarebbe stata vittima da parte di preti

Secondo un’indagine pubblicata dalla Conferenza latinoamericana dei religiosi (CLAR), il 10% delle suore dell’area geografica ha subito abusi sessuali da parte di sacerdoti. Un nuovo studio fa luce anche sui meccanismi di abuso nei confronti delle suore in Africa. L’indagine CLAR ha potuto essere condotta solo sotto forma di testimonianze anonime, ha riferito il quotidiano italiano Il Messaggero il 19 ottobre 2022. 1.417 suore di 23 Paesi dell’America Latina e dei Caraibi hanno risposto al questionario. I risultati sono stati pubblicati in un libro intitolato Vulnerabilità, abusi e cura nella vita religiosa femminile. Mentre il 10% delle donne intervistate ha dichiarato di aver subito abusi sessuali da uno o più sacerdoti, il 19,8% ha affermato di aver subito abusi sessuali in generale.

Modelli di relazione «lontani dalla volontà di Dio

Il 55,2% delle suore latinoamericane e caraibiche ha riferito di abusi di potere all’interno della propria congregazione, comunità o ambiente ecclesiale. L’abuso di potere è esercitato nel 51,9% dei casi dai superiori, al secondo posto dai sacerdoti con il 34,2%, seguiti dai formatori con il 23,1% e infine dai vescovi (10%).

Il 14,3% delle suore ha denunciato molestie sessuali da parte di un sacerdote, il 9,7% da parte di laici e l’8% da parte di altri religiosi. Solo 9 sorelle hanno dichiarato di aver ricevuto un supporto terapeutico nella loro comunità per affrontare il problema.

Suor Liliana Franco, presidente del CLAR, ha detto che la pubblicazione del libro è l’ultimo passo di un lungo processo. Questo ha comportato, secondo la suora, «l’accettazione del fatto che esistono modalità relazionali lontane dalla volontà di Dio che generano abusi di potere, abusi di coscienza e abusi sessuali». Per suor Liliana, spetta alle suore e ai religiosi stessi portare alla luce questa realtà, «darle un nome, tracciare percorsi di giustizia e di riparazione».

Insegnare alle suore a dire «no«

Casi simili di abusi sulle suore sono stati documentati in altre parti del mondo, in particolare in Africa. La suora togolese Mary Lembo, psicoterapeuta e formatrice per seminari e case religiose, ha appena pubblicato la sua tesi di laurea, che sarà discussa nel 2019, dal titolo Religieuses abusées en Afrique, faire la vérité. Uno studio non pubblicato. Poiché l’indagine di suor Mary Lembo è qualitativa e non quantitativa, non rivela la portata del fenomeno in questo continente, ma ne decifra i meccanismi.

In un’intervista rilasciata al quotidiano francese La Vie il 18 ottobre 2022, l’autrice osserva che «gli abusi sono in parte resi possibili dall’ignoranza e dall’ingenuità delle suore, che non sospettano mai di poter essere adescate da un sacerdote con cui lavorano… e non sono in grado di dire di no».

Suor Mary Lembo nota anche che in Africa «il sacerdote ha una posizione sociale potente. È apprezzato, ammirato, considerato infallibile, santo. La sua parola è la parola di Dio, non sbaglia mai, è Cristo in terra. Per i fedeli è difficile vedere il lato oscuro del sacerdote. Per lo psicoterapeuta è quindi necessario migliorare la formazione sia dei sacerdoti che delle suore, per insegnare loro «a dare un ‘no’ deciso, a dare loro le armi per difendersi». (cath.ch/ilmessagero/lavie/rz/catt)

20 Ottobre 2022 | 17:22
Tempo di lettura: ca. 2 min.
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