A Lourdes le Giornate di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti

Da oggi a venerdì 24 gennaio, giorno di San Francesco de Sales, circa 250 giornalisti dei media cattolici, redattori e responsabili della comunicazione all’interno della Chiesa, in rappresentanza di 25 nazionalità, si incontreranno a Lourdes. Al centro dei lavori di quest’anno ci sarà la questione della vicinanza al pubblico in un momento in cui in molti Paesi c’è una crescente sfiducia nei confronti dei media.

I media ripristinino la fiducia stando più vicini alla gente

In un momento in cui i social network vengono consacrati, «i giornalisti sono accusati di esercitare la loro professione tagliati fuori dalla realtà economica e sociale», sottolineano gli organizzatori delle Giornate di San Francesco di Sales. Questa crisi «alimenta le accuse anti-mediatiche di progetti populisti che guadagnano costantemente terreno in tutti i continenti». Queste Giornate internazionali faranno quindi il punto sulla situazione e rifletteranno sul ruolo dei media cattolici di fronte a questi eventi quando «la questione della vicinanza al pubblico è diventata centrale».

I partecipanti all’incontro

Gli scambi saranno alimentati dalle competenze di diversi relatori in diversi campi: sociologi dei media, professori di scienze della comunicazione o specialisti in robotica e tecnologia digitale. Tra gli ospiti c’è anche uno psicoanalista che parlerà sul tema «I social network e l’illusione della vicinanza». I lavori saranno aperti da monsignor Olivier Ribadeau-Dumas, rettore del Santuario di Lourdes, Jean-Marie Montel, presidente della Federazione dei Media Cattolici e Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede. Tra i temi in discussione nei dibattiti e nei workshop: l’elogio della distanza giornalistica – i social network e l’illusione della vicinanza – i media, l’endogamia e la collusione – i punti di forza e di debolezza dell’informazione locale.

Premio Jacques Hamel a Pierre Jovanovic da parte del cardinale Ouédraogo

L’apertura di queste giornate, oggi pomeriggio, sarà presieduta dal cardinale Philippe Ouédraogo, arcivescovo di Ouagadougou. Il nuovo presidente del Simposio delle Conferenze Episcopali dell’Africa e del Madagascar presiederà anche la Messa di chiusura di questa 24a edizione, venerdì 24 gennaio, nella festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. Domani, giovedì 23 gennaio, il cardinale Ouédraogo consegnerà a fine giornata il premio «Padre Jacques Hamel» alla presenza della signora Roseline Hamel, sorella di Padre Jacques Hamel. Questo premio, creato tre anni fa, onora la memoria di padre Hamel, assassinato il 26 luglio 2016 dai terroristi islamici mentre celebrava la Messa nella sua chiesa di Saint-Étienne-du-Rouvray. Il premio «Padre Jacques Hamel 2020» viene assegnato a Pierre Jovanovic per il suo articolo «Kayla Jean Mueller, martire dei buoni» pubblicato sul settimanale La Vie il 7 novembre 2019. Rapita in Iraq nel 2015, Kayla, è una giovane 26enne, membro di una chiesa evangelica, che ha sempre rifiutato di abiurare la sua fede cristiana. Per questo è stata uccisa dai jihadisti.

Vatican News/red

22 Gennaio 2020 | 12:30
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