60 milioni di donne mai nate. L'India e la piaga degli aborti selettivi

Si è svolta nel mese di ottobre, l’annuale Giornata mondiale delle bambine indetta dall’ONU. Un’occasione per riflettere, per accendere i riflettori sulle tante violazioni ancora diffuse nel mondo: matrimoni forzati, violenze, mancato accesso all’istruzione, discriminazione di genere, aborti selettivi.

È proprio su quest’ultima piaga che l’associazione ADF (Alliance Defending Freedom) ci porta a riflettere. Almeno 60 milioni di donne sono infatti andate «perse» negli ultimi dieci anni in India a causa della diffusa pratica degli aborti selettivi delle bambine. Tehmina Arora, avvocato e direttrice di ADF India, denuncia: «Nel nostro Paese almeno 50mila bambine sono abortite ogni mese per un’unica ragione: sono femmine e non maschi. La proporzione distorta tra popolazione maschile e femminile dimostra che per le ragazze, come nazione, abbiamo fallito».

La Giornata mondiale (che per l’esattezza viene celebrata l’11 ottobre) è stata istituita dalle Nazioni Unite per attirare l’attenzione sulla sorte di milioni di donne e bambine discriminate, emarginate dalle famiglie, sfruttate e abusate per il solo fatto di essere di genere femminile. Secondo il Sondaggio economico del 2018, in India esistono circa 21 milioni di bambine «non volute» dai genitori, che avrebbero preferito il figlio maschio.

Oltre a programmi per aumentare la conoscenza del fenomeno, gli attivisti chiedono che venga applicata in maniera corretta il Pre-Conception Pre-Natal Diagnostics Techniques Act adottato nel 1994. La norma è stata approvata per contrastare i femminicidi, e vieta le indagini prenatali sulla determinazione del sesso, come i test sul liquido amniotico o su campioni di tessuto coriale della placenta.

Tehmina Arora spiega che le femmine «vengono abortite oppure sottoposte a varie forme di violenza dopo la nascita. È tempo di affrontare il problema». Secondo l’attivista, «ogni bambino è prezioso. Bambine e bambini hanno uguale diritto alla vita e alla libertà. La nostra nazione non può permettersi di perdere le sue piccole per discriminazione e abbandono. Il futuro dell’India è collegato alla vita di bambine e donne. Chiunque ritenga che le ragazze abbiano gli stessi diritti dei ragazzi, non può chiudere gli occhi di fronte a quanto avviene in India in questo momento».

Nel 2016 ADF India ha lanciato la campagna #VanishingGirls per sostenere il diritto alla vita delle bambine e per eliminare la pratica degli aborti selettivi. Quest’anno ha organizzato una competizione fotografica dal tema #giveherLIFE, acronimo di «love, inheritance, freedom, equality», cioè amore, eredità, libertà, uguaglianza. Gli scatti più belli si possono ammirare sul profilo Instagram della campagna. In cima al podio, una foto che ritrae due donne non scartate: madre e figlia sedute una di fronte all’altra che ridono insieme.

Redazione/asianews

31 Ottobre 2019 | 11:13
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