50 anni fa l’inizio di un lungo cammino / catt.ch/gdp
A fare da filo rosso alla Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2015 – che si celebra come ogni anno in buona parte del mondo dal 18 al 25 gennaio – sarà il versetto: «Dammi un po’ d’acqua da bere», tratto dal lungo colloquio tra Gesù e la donna samaritana riportato in Giovanni 4, 1-42.
Lo hanno scelto le Chiese cristiane del Brasile, incaricate dal Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani e dalla Commissione «Fede e Costituzione» del Consiglio ecumenico delle Chiese, che indicono congiuntamente la Settimana di preghiera dal 1968. Com’è consuetudine, anche in Ticino verranno organizzate numerose celebrazioni ecumeniche (vedi sotto).
Per i cattolici, la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani cade quest’anno a poche settimane da un anniversario particolarmente significativo, il 50esimo del decreto sull’ecumenismo del Concilio Vaticano II «Unitatis Reditengratio», che segna – sulla scia del solco tracciato da Giovanni XXIII – l’entrata ufficiale della Chiesa cattolica nel movimento ecumenico.