Istituzioni religiose disinvestono dai combustibili fossili

Una coalizione di diverse istituzioni religiose ha annunciato il proprio disinvestimento dai combustibili fossili. Si tratta di 15 istituzioni cattoliche, tra cui la Conferenza episcopale delle Filippine, l’Associazione delle Conferenze episcopali dell’Africa Orientale e le Caritas di Italia, Singapore, Australia e Norvegia, insieme a istituzioni protestanti (tra cui la Chiesa riformata unita del Regno Unito).

Lo annuncia oggi una nota del Movimento Cattolico mondiale per il clima, riferendo che «il disinvestimento dai combustibili fossili ora è stato scelto da istituzioni con 11 trilioni di dollari in patrimonio». Cinque anni fa erano 50 miliardi di dollari. A questo Movimento hanno aderito 150 istituzioni cattoliche.

Inoltre, dice la nota, «autorità musulmane negli Stati Uniti e in Canada hanno emesso una fatwa, ossia una sentenza religiosa, sui combustibili fossili» che invita manager e fedeli a sviluppare alternative di investimento prive di fossili. L’annuncio avviene mentre le Chiese cristiane stanno vivendo «il tempo del creato» e alla conclusione di Financing the Future, il vertice di Città del Capo (10-11 settembre), di cui il futuro cardinale Jean-Claude Hollerich (Lussemburgo) è tra gli ambasciatori. «Tutti dovremmo usare i poteri a nostra disposizione per allontanarci da industrie e modelli di distruzione e cogliere l’opportunità di promuovere la vita», ha dichiarato mons. Hollerich.

Agenzie

12 Settembre 2019 | 12:32
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