Il blog di Corinne Zaugg

di Corinne Zaugg

Il 21 marzo segna l’inizio della primavera e non a caso questa data è stata scelta quale Giornata mondiale della Poesia. Da quindici anni, ormai. E proprio oggi, in questa giornata dedicata alle parole sciolte, ai sentimenti legati ad un filo, vide la luce in una casa di ringhiera, Alda Merini, la poetessa dei Navigli.

In questa poesia autobiografica ricorda questo giorno di primavera e si paragona alla giovane dea Proserpina rapita da Plutone, mentre lieve e solare coglieva fiori lungo il fiume, per divenire Regina degli Inferi. Il buio e la luce. Il paradiso e l’inferno. La primavera e l’inverno. La sua fu una vita che sempre oscillò tra gli eccessi. Lei stessa fu una donna degli eccessi. Conobbe l’amore di tanti uomini ma anche il loro tradimento, fu cercata ma anche molto dimenticata. La sua prorompente gioia di vivere fu tante volte calpestata. Ebbe dei figli. Le furono tolti. Fu giudicata madre indegna ed internata in manicomio. Ne uscì. Più leonessa di prima. A lei, in questa giornata di primavera grigia, come le acque del Naviglio su cui si affacciò tutta la sua vita, un ricordo dovuto, per aver vissuto, sperimentato e pagato gli infiniti modi d’essere donna.

 

« Sono nata il ventuno a primavera

ma non sapevo che nascere folle,

aprire le zolle

potesse scatenare tempesta.

Così Proserpina lieve

vede piovere sulle erbe,

sui grossi frumenti gentili

e piange sempre la sera.

Forse è la sua preghiera »

 

22 Marzo 2015 | 14:46
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