Suor Sandra Künzli

Un bambino è nato per noi

di Suor Sandra Künzli

«Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce, su coloro che abitavano in terra tenebrosa, una luce rifulse (…) Poiché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio» (Is 9, 1.5) Gesù, nascendo, si fa in un certo senso figlio e fratello di tutti noi, come leggiamo nel Vangelo di Marco: «Chi compie la volontà di Dio, è per me fratello, sorella e madre». (Mc 3,35)
Il Natale, però, non è solo poesia, ma anche fatica e sacrificio, come lo furono per Maria e Giuseppe, quando dovettero abbandonare Betlemme e fuggire in Egitto, che era un rifugio tradizionale per chi, in Palestina, doveva sfuggire a qualche pericolo (cfr. 1 Re 11,40; Ger 26,21). Chissà quanti disagi avrà dovuto affrontare la Sacra Famiglia in questo lungo viaggio e vivendo poi in terra straniera. Come non pensare ai milioni di profughi che devono scappare dalle loro terre!
Il 28 dicembre la Chiesa onora i Santi Innocenti martiri, i bambini sotto i due anni, fatti uccidere da Erode per eliminare Gesù. Giuseppe, pertanto, avvisato in sogno da un angelo del Signore che Erode voleva «cercare il bambino per ucciderlo», si rifugiò con la sua famiglia in Egitto. Sul bambino vegliavano non solo i suoi genitori, ma anche il Padre che si prendeva cura di lui e lo salvò dalla crudeltà di Erode.
«Quando Israele era giovinetto, io l’ho amato e dall’Egitto ho chiamato mio figlio. (…) Io li traevo con legami di bontà, con vincoli di amore; ero per loro come chi solleva un bimbo alla sua guancia; mi chinavo su di lui per dargli da mangiare». (Os 11, 1.4)
Dio si prende cura anche di ciascuno di noi, come l’ha fatto per il suo Figlio unigenito: «L’amore di Dio non è generico, Dio posa il suo sguardo d’amore su ogni uomo e ogni donna, con nome e cognome» (Papa Francesco) . In Gesù Bambino la misericordia di Dio si fa carne e Dio guarda con bontà alla miseria umana. Sentiamoci amati in modo personale e unico da Dio che si fa bimbo fragile per tutti noi.

25 Dicembre 2015 | 07:00
Tempo di lettura: ca. 1 min.
Condividere questo articolo!