Manuela Masone

Tatuaggi

di Manuela Masone

«Dal piccolo che afferra la mano dell’adulto di fronte a un pericolo, fino al morente che viene accarezzato, dal conoscente che esprime il saluto con una calorosa stretta di mano agli innamorati che si tengono abbracciati, il contatto dei corpi e dei cuori esprime sempre il bisogno di relazionalità. E più intenso è l’affetto, più forte è il desiderio di un contatto vissuto, fin quasi a voler imprimere nell’altro/a la propria immagine. Non è escluso che l’uso dei tatuaggi sul braccio o sul corpo abbia, almeno in origine, questa psicogenesi. Un significato probabilmente sotteso comunque alle parole stesse del Cantico dei Cantici: «Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio» (Ct 8,6). Il tatuaggio diviene, in tal caso, il simbolo di una volontà di superare il rischio di una relazione breve, o limitata nel tempo per farsi espressione visibile di un affetto duraturo, indelebile, stampato nell’amato, in grado di evocare il desiderio di appartenergli sempre» (C. Rocchetta, Abbracciami. Per una terapia della tenerezza. Saggio di antropologia teologica, EDB, Bologna 2013, p. 31)

Leggendo questo testo, mi è venuto spontaneo pensare alla mia realtà e ai ragazzi e ragazze che incontro, che spesso, soprattutto i musicisti, sono tappezzati di tatuaggi. All’inizio ero un po’ sorpresa ma poi ho capito che quello è il loro modo di esprimersi, di dire qualcosa di sé, per cui è importante dedicare attenzione al linguaggio non verbale espresso sul loro corpo. Al di là del tatuaggio puramente estetico infatti, spesso i giovani danno un significato a ciò che viene impresso per sempre su di loro. Il tatuaggio nasce proprio da questa esigenza di ricordare, di non dimenticare, dal desiderio di fissare sul corpo il ricordo di una persona, di un momento importante della vita o di una scelta, nel desiderio che restino per sempre.
Spesso quindi si trovano tatuaggi non tanto per ricordare l’amato/a (perché difficilmente si crede in un legame duraturo) ma piuttosto si ricordano i nonni o una persona che non c’è più. Anche i momenti importanti o le scelte sono presenti: una ragazza ha tatuato la scritta «Ad majora» sul braccio che rispecchia un orientamento nuovo che ha dato alla sua vita dopo un momento difficile.
Il significato attribuito è importante: quando ho fatto notare a un ragazzo che nel disegno del prossimo tatuaggio che mi stava mostrando era presente un simbolo comunista, ha deciso di cambiare immagine perché lui è contrario al comunismo. Il corpo diventa quindi un luogo di espressione, non si tratta di promuovere questa forma d’arte, ma di saper cogliere attraverso il linguaggio non espresso, parte della storia della persona. Molte volte attraverso questa mappa emergono i valori degli stessi giovani, quei valori di cui oggi troppo spesso si predica l’assenza.

7 Settembre 2015 | 09:39
Tempo di lettura: ca. 2 min.
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