Suor Sandra Künzli

Santa Rita da Cascia e la chiesa di S.Caterina in Locarno

Purtroppo niente messe e benedizione delle rose quest’anno, per la festa di S. Rita da Cascia che, in genere, sono sempre molto frequentate. Nella Chiesa di S. Caterina in Locarno, infatti, si venera un bel quadro dell’artista Arturo Zanieri che raffigura la santa degli impossibili. Nonostante la pandemia, ci sono timidi devoti che vengono a pregarla e ad accendere un lumino. Sono sempre molto contenta la sera, quando chiudo la chiesa, di vedere diversi lumini accesi. A nessuno è proibito pregare nella solitudine e nel segreto del proprio cuore. Non sono mai stata a Cascia, ma ho conosciuto diverse suore del monastero di S. Rita in provincia di Perugia, a Roma, quando mi recavo i primi anni per la formazione, al monastero dei SS. Quattro Coronati. Sono amicizie belle che continuano tutt’ora.

La mia nonna Igea, era una persona molto devota e si recava spesso da Lugano- Paradiso a Locarno per venire a trovare la sua santa Rita. Sicuramente non avrebbe mai immaginato che un giorno una sua ultima nipotina sarebbe entrata proprio nel monastero di S. Caterina!

Alcuni fanno confusione tra S. Rita e S. Caterina.

S. Rita era una monaca agostiniana come noi, mentre la denominazione di S. Caterina, la santa raffigurata con la ruota, strumento del suo martirio, risale al tempo degli umiliati che si trovavano qui prima di venire soppressi. Nel 1628 sono arrivate le prime monache dall’Italia (Como) per una nuova fondazione sotto la regola di S. Agostino.

Tutte le mattine, quando apro la nostra chiesa alle 6.30, accendo anch’io qualche lumino alla santa delle rose, la invoco per tutti coloro che si raccomandano alle nostre preghiere e le chiedo che interceda presso Dio affinché ci aiuti ad uscire da questa pandemia.

22 Maggio 2020 | 16:10
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