Suor Sandra Künzli

San Pio da Petralcina e l'angelo custode poliglotta

San Pio da Pietralcina, la cui memoria liturgica ricorre il 23 settembre, aveva un rapporto tutto particolare con il suo angelo custode. Ai suoi figli spirituali, raccomandava di mandargli il loro angelo custode, quando si trovavano in difficoltà. Questo ci fa riflettere sull’importanza di avere anche noi un rapporto più stretto con il nostro angelo che Dio ci ha affidato per accompagnarci lungo tutto il percorso della nostra vita. Lui aspetta solo di venire in nostro aiuto.

L’angelo del nostro santo, gli traduceva addirittura le lettere che gli arrivavano in lingue a lui sconosciute. Nel libro «Mandami il tuo angelo custode» di P. Alessio Parente, si narra questo fatto singolare realmente accaduto.

La piccola Angelina era figlia di Tommaso. Tommaso era un italiano emigrato in America ma era rimasto molto legato a Padre Pio. Aveva un grande desiderio: che la figlia ricevesse la sua prima comunione dal santo del Gargano. C’era però un problema; Angelina non sapeva l’italiano e il Padre non sapeva l’inglese. Di solito, l’americana Mary Pyle che si era trasferita a San Giovanni Rotondo, si occupava di fare l’interprete a Padre Pio. Il Padre però, questa volta, le disse che di questa faccenda si sarebbe occupato lui direttamente. Padre Pio confessò la bambina e, dopo il colloquio, chiesero ad Angelina in che lingua avesse parlato il Padre. Angelina rispose che Padre Pio parlava perfettamente l’inglese!

Sono le meraviglie che si realizzano quando la nostra fiducia nelle creature celesti è senza limiti. A Dio nulla è impossibile!

«L’angelo custode esiste, non è una dottrina fantasiosa, ma un compagno che Dio ci ha posto accanto nel cammino della nostra vita», ha detto Papa Francesco. Il Papa stesso ci consiglia di dire ogni mattina «buongiorno» al nostro angelo custode, ogni sera «buonanotte» e a parlargli come ad un amico.

San Padre Pio.
23 Settembre 2021 | 06:52
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