Cristina Vonzun

Mons. Denis ha portato Papa Wojtyla in Svizzera

Papa Francesco ha accolto l’8 febbraio 2021 le dimissioni prima dell’età canonica del vescovo ausiliare di Basilea, mons. Denis Theurillat (leggi qui la notizia). La scelta del presule che ha 70 anni, è maturata – come ha spiegato lo stesso vescovo che da vent’anni è ausiliare – dopo la grave caduta occorsagli lo scorso settembre e la successiva ospedalizzazione: il lavoro impegnativo in una diocesi che riunisce i fedeli di 10 Cantoni e quello negli organismi della conferenza dei vescovi svizzeri (CVS) richiedono energie fisiche non indifferenti che mons. Denis sente di non più avere.

Uomo di dialogo e mediazione, mons. Theurillat è stato incaricato della CVS per la pastorale giovanile dal 2000 al 2012.  Nel 2004 è riuscito «nell’impresa» di organizzare un viaggio imprevedibile in Svizzera per papa Giovanni Paolo II. Mons. Denis usò un metodo che oggi chiameremmo «sinodale»: far partire l’iniziativa non dai vertici della Chiesa ma dalle organizzazioni giovanili ecclesiali cattoliche di tutta la Svizzera: fu attorno a quel panorama estremamente variegato di gruppi che il vescovo riuscì pazientemente ad intessere un consenso capace di far sì che fossero proprio i giovani stessi ad invitare un Papa, che certo non raccoglieva gli applausi dell’unisono del mondo ecclesiale elvetico. L’arte del dialogo l’ha pure aiutato nei suoi impegni ecumenici in seno alla comunità di lavoro delle Chiese cristiane in Svizzera e quale presidente del Consiglio delle donne della CVS. «Ho vissuto con grande soddisfazione l’evoluzione del ruolo della donna nella Chiesa di Basilea. La Chiesa oggi si rende conto che è arrivato il tempo che le donne abbiamo il loro posto nella vita ecclesiale, rivestendo anche ruoli decisionali», ha recentemente dichiarato in intervista ai colleghi di cath.ch.

© Bernard Hallet
Mons. Denis Theurillat.

Spesso queste figure che si spendono con invidiabile umiltà nel dialogo e nei processi che lo accompagnano, hanno una forza celata che costruisce più delle apparentemente «forti» contrapposizioni di cui questa nostra epoca abbonda. Il vescovo Denis, che ha sempre coltivato la vita spirituale, vera e propria sorgente cristiana del dialogo, si ritirerà dalla prossima estate nel monastero di Baldegg (Lz).

10 Febbraio 2021 | 14:18
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