Cristina Vonzun

Manifesto della fede? Ma non bastano il Catechismo e la GmG?

In questi giorni il cardinale Müller ha pubblicato un Manifesto della fede, a cui ha replicato il cardinale Kasper, mostrandone diversi punti deboli nell’articolo intitolato «Un manifesto che fa confusione» . Kasper  constata che il confratello porporato non avrebbe riportato in modo appropriato alcune citazioni del Catechismo della Chiesa Cattolica.

Ho trovato interessante attorno a questa particolare vicenda la lettura di un articolo scritto da un sacerdote che si definisce «parroco di campagna» . Il buon parroco fa giustamente notare tra tante altre, tre cose che vi copio/incollo qui:

1 – «La tristezza deriva dall’impianto dell’appello. Parte dalla concezione dottrinaria di una Chiesa sostanzialmente composta da Vescovi i quali sono chiamati a salvaguardare il popolo di Dio «dalle deviazioni e dai cedimenti». È la concezione del Codice di diritto canonico del 1917 che, a proposito dei fedeli cristiani, li chiamava, per oltre 60 volte, «sudditi», titolo che è rimasto (anche se per solo tre volte) anche nel nuovo Codice del 1983.
La fede è ridotta all’adesione alla dottrina; i testi biblici sono citati a scopo dimostrativo, lontani dal significato profondo del loro contesto, come dichiarava già il defunto vescovo di Lugano Eugenio Corecco, a proposito della revisione del vecchio Codice».

2 – «Nell’appello dunque ci sono due premesse non condivisibili: la prima, considerare la Chiesa come solamente gerarchica; la seconda (di metodo), adottare lo schema deduttivo per cui qualcuno afferma la verità (la gerarchia), altri ubbidiscono (il popolo di Dio)».

3 – «Il cardinale (e chi a lui si è rivolto) pensa che con un richiamo alle verità rivelate le persone aderiranno nuovamente a Cristo».

Il parroco scrivente (don Vinicio Albanesi) con il punto 3, tocca probabilmente il punto più debole di questo manifesto.

Alla fine di tutte queste letture, a me povera scrivente, resta una domanda di fondo: abbiamo il Catechismo della Chiesa Cattolica, non potrebbe bastare quello? Poi, l’altra sera, riguardando il video di sintesi della GmG di Panama con le parole di Francesco ai giovani, accompagnate da splendide immagini,  ho visto  qualcosa che ai miei poveri occhi e al mio cuore ha parlato di più di tutti i «manifesti» possibili, nel rispetto delle sicuramente buone intenzioni del cardinale. Provate a guardare anche voi il video: la forza delle immagini e delle parole è vincente e convincente, proprio come deve comunicare un «manifesto» … nel 2019.

 

Un caro saluto a tutti

 

 

Il Catechismo della Chiesa Cattolica è stato approvato da San Giovanni Paolo II nel 1997
12 Febbraio 2019 | 06:23
Tempo di lettura: ca. 1 min.
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