Francesco Muratori

La comunicazione di Küng: dialogo e confronto

Si possono avere idee diverse, contrastanti. Si possono avere posizioni nette e divergenti. Ma la «celebrazione» del teologo Hans Küng è all’unanimità e universalmente d’accordo nell’affermare che è stato un uomo del dialogo e del confronto. Le distanze nette in campo dottrinale non hanno mai intaccato la stima nei suoi confronti. Allora raccontiamo questa capacità, rara di questi tempi, di meritarsi autorevolezza e credibilità anche mantenendo aspro il confronto. E di non essere per le sue idee marginalizzato e banalizzato come uno dei tanti interlocutori critici.

Profondamente legato in cuor suo alla Chiesa, non ha mai pensato di abbandonarla, ma l’ha criticata anche duramente, aprendo discussioni e dibattiti, specialmente su alcuni dogmi fondamentali, come l’infallibilità del Papa. È questo in sintesi il ritratto del teologo svizzero Hans Küng, morto martedì 6 aprile, all’età di 93 anni.

In molti dentro e fuori la Chiesa si sono allontanati da lui quando espresse le tesi sul dogma dell’infallibilità papale e su altre questioni cristologiche e teologiche. Altri si allontanarono da lui quando la Congregazione per la dottrina della fede, nel 1979, gli revocò la missio canonica, cioè, la licenza per insegnare teologia. Ma tutti affermano che hanno mantenuto rapporti nel segno del rispetto reciproco. Certo, sono rimaste le differenze teologiche, ma a livello umano il rapporto era lineare e pacifico.

Questo va oltre chi dice che «se sei fuori, sei fuori». Questo va oltre le «scomuniche» tacite, o meno. Questo avvicina al fatto che le differenze, le distanze, avvicinano alla comprensione e soprattutto alla definizione della propria identità.

E qui entra anche un aspetto fondamentale in Kung: la forma. Possedeva un linguaggio comprensibile a tutti quando spiegava la religione a quanti erano lontani o si erano allontanati dalla fede e dalla Chiesa. Quindi avere un pensiero, un fondamento e non cedere alle lusinghe benevole che nel tempo mitigano le posizioni.

L’eredità di Hans Küng è nelle sue idee, nelle sue tesi di certo. Ma posso sostenere che nella forma e nel metodo ha compiuto un passo avanti comunicativo e di insegnamento non solo per la Chiesa ma anche per la politica e per la società.

La figura di Hans Küng sarà approfondita sabato 10 aprile, alle 18:35, su RSI LA1 nella trasmissione Strada Regina. www.rsi.ch/stradaregina

9 Aprile 2021 | 10:02
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Küng (6)
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