Daria Lepori

Fumo e altre emissioni

di Daria Lepori

A quale pratica domestica si ricollegano la morte ogni anno di 20’000 persone per malattie polmonari, l’analfabetismo nelle bambine, la deforestazione e gli incendi domestici? Qui in Svizzera forse nessuna, ma in Kenya è il modo tradizionale di cucinare su focolari aperti che richiede grandi quantità di legname.
Grazie però alla costruzione di focolai chiusi la legna brucia meglio e rende di più. Inoltre il calore sprigionato è utilizzato in maniera più efficiente. Per una famiglia ciò si traduce annualmente in 93 ore che non devono essere spese nella ricerca e il trasporto della legna. O dell’equivalente di un risparmio di circa 50 franchi, per chi la deve acquistare.
Sacrificio Quaresimale ha raccolto la sfida delle Caritas locali di Kitui e Nyeri di dotare 17’000 nuclei famigliari di installazioni efficienti per la cottura di alimenti, entro la fine del 2020. Il progetto prevede la sensibilizzazione della popolazione sui rischi e gli inconvenienti del metodo tradizionale di cottura e il sussidio per l’acquisto del cemento, l’unico materiale necessario non reperibile sul posto. Le famiglie si assumono il costo degli artigiani che eseguono il lavoro.
Dal momento che bruciando meno legna, si riducono le emissioni di CO2, questo progetto è stato incluso nella piattaforma germanica klimakollekte.de che propone alle parrocchie e ai privati, di compensare le proprie emissioni eccessive di questo gas a effetto serra con l’acquisto di certificati. Peccato che è tutto in tedesco, mi farete notare. Avete ragione! Concludo però ricordando che ancora meglio è ridurre le proprie emissioni: una temperatura di massimo 20°C a casa (in inverno), evitare a viaggi in aereo «mordi e fuggi», modificare le proprie abitudini in modo da spostarsi sempre più spesso a piedi, in bici o in bus e treno.

28 Novembre 2016 | 15:27
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