Francesco Muratori

#DistantiMaVicini

Ospito sul mio blog l’interessante iniziativa di Manuela Masone sulla pagina di Lugano Eventi. In questo periodo in cui il mondo culturale ticinese ha dovuto «abbassare il sipario», ha chiesto a personaggi del mondo artistico-culturale di raccontarci come vivono questo momento e di darci qualche spunto per trascorrere il tempo ciascuno a casa propria.

Oggi è l’autore ticinese Luca Saltini a raccontarsi a Manuela Masone.

Come stai vivendo questo momento particolare?

Come tutti, accetto mio malgrado questa cattività imposta dalla situazione. È un momento di vita in famiglia, molto bello perché è una preziosa occasione per stare insieme e guardarsi un po’ gli uni con gli altri, anche se non è sempre facile riorganizzare la routine. Il blocco di ogni attività ha reso tutti disponibili allo scambio, senza fretta. Questo è un aspetto molto bello, perché dà la possibilità di riscoprire le persone, ad esempio quelli con cui si hanno normalmente rapporti professionali, che ora sono contenti di raccontarsi. Ho una certa amarezza pensando alle difficoltà di molte persone. Non soltanto i malati, ma anche chi ha difficoltà di tipo economico, causate dalla situazione. L’incertezza è davvero una brutta compagna.

Quale libro, film, brano musicale o attività consiglieresti a chi si trova a casa?

A me piace raccontare storie. In questi giorni di scuole chiuse, di disagi, di fatica, ho cominciato a caricare in rete, da casa, un gran numero di storie su un sito (www.inquietogirovago.ch) che ho realizzato per questo scopo. Il sito è aperto a tutti e naturalmente gratuito. È pensato per chi ama l’ascolto. Ascoltare infatti ci dà la capacità di leggere il reale, di capire cosa accade intorno a noi, di difenderci dalle menzogne che ci portano a maturare desideri che non sono nostri. Adesso c’è già qualche decina di racconti. Fiabe classiche riscritte, vite di pittori o di aviatori, epica, rivisitazioni di ogni sorta, racconti del terrore: sono diverse le rotte percorse. La cosa che mi pareva però più interessante fare era aprire le porte del sito alla collaborazione con altri autori. Nel prossimo periodo l’idea è quella di ospitare anche tracce audio a firma di tanti amici. Anche gli scrittori si mobilitano. Anche gli scrittori possono fare la loro parte nella brutta situazione di questi giorni. È un gesto forte, ancora, per la letteratura. C’è solo una voce che racconta. E, dall’altra parte, qualcuno, disposto a varcare una soglia, forse come la piccola Lucy di «Il Leone, la strega e l’armadio», uno dei capolavori di C. S. Lewis.
La forza della parola può fare miracoli. E aiutare molti, in questi giorni (e non solo) di permanenza in casa. Molti amici mi hanno già mandato i loro racconti che pian piano sto caricando sul sito.

Cosa vorresti dire ai lettori?

L’altro giorno mia figlia piccola mi ha detto che avrebbe voluto andare a scuola. Era molto triste nel dirlo e esprimeva un pensiero semplice e vero. Nella quotidianità di questo periodo, credo che sia importante dirci davvero quali sono le nostre fatiche, i desideri, le tristezze, metterle sul tavolo e partire da quelle per organizzare la giornata. Così possiamo trovare un modo per stare insieme che non sia retorico o moralista, ma davvero basato sul bene. Credo che in questo modo la nostra «cattività» potrebbe diventare luminosa.

24 Marzo 2020 | 09:57
Tempo di lettura: ca. 2 min.
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