Stella N'Djoku

Dio i talenti ce li ha dati... Come metterli a frutto?

di Stella N’Djoku

Scriverò quest’oggi, una sorta di decalogo che ci servirà da vademecum non solo per oggi. La mia riflessione parte circa un mese fa, quando lessi un articolo che aveva un titolo tipo «Voler essere belle a 7 anni» o qualcosa di simile: per farla breve, l’articolo parlava di come oggi già a partire dai 7 anni le bambine si percepiscano sbagliate e di come vogliono assomigliare a dei modelli imposti dalla società, dal maschilismo eccetera, e che sentono di non contare per le loro doti mentali, ma di essere giudicate solo ed esclusivamente per il loro aspetto fisico.

Inizialmente pensavo fosse una sciocchezza, che non fosse reale, poi mi sono imbattuta in alcuni video di bambine di 4, massimo 5 anni che si truccano, ed effettivamente mi sono trovata a riflettere su questo fatto, fino a ieri, quando mi è arrivata una mail da un’agenzia per hostess e promoter, che mi diceva «gentile Stella N’Djoku, la sua richiesta è stata rifiutata.». Non nego che ci sono rimasta male, che ho pensato di essere troppo grassa o troppo imperfetta per poter lavorare davvero per un’agenzia, nonostante sono 6 anni che faccio hostess, promoter, cameriera, e qualsiasi altra cosa per fare esperienza; ho anche pensato che sapere 5 lingue non basta, che avere sempre il sorriso ed essere volenterosa in realtà non giovi a nulla.

Poi ho pensato a una frase che mi accompagna ormai da molto tempo, una di quelle cose che ti accende la vita e rimane lì, con te, per sempre: che il talento non è quello che vediamo nei vari reality show o alle sfilate o i concorsi di bellezza, ma è ciò che mi muove, ciò per cui mi alzo al mattino.

Allora è cambiata la mia visione su quello che è accaduto: il punto non è essere perfetti, avere le misure giuste, ma è avere libertà e passione a sufficienza per aderire a un progetto di lavoro, di vita. Certo, sono anche importanti una buona dose di impegno e fortuna, se così la si vuole chiamare, ma la cosa più importante è ricordarsi sempre che per fare grandi cose bisogna essere dei «cani affamati», come ha affermato alla Long night of Careers Giovanni Benincasa, produttore televisivo, che Dio i talenti ce li ha dati ed è quindi un nostro sacrosanto dovere iniziare ad usarli al meglio, senza disconoscere e allontanarci dalla nostra natura: è necessario che i talenti fioriscano, non che vengano sotterrati in attesa di un giorno migliore per farli uscire. Ogni momento è il momento giusto per metterli a frutto e ringraziare e glorificare Dio per i suoi doni!

Ecco allora i miei 5 consigli per ricordarci di ciò:

  1. RICORDIAMOCI che siamo a immagine e somiglianza di Dio e che proprio per questo siamo perfetti così come siamo
  2. SORRIDERE SEMPRE sarà la nostra arma migliore, in qualsiasi momento. Quand’anche camminassi in una valle oscura, io non temerei alcun male, perché Tu sei con me.
  3. MAI ABBATTERCI per delle risposte negative o perché i risultati tardano ad arrivare: tutto è nelle mani di Dio
  4. TIRARE FUORI IL PROPRIO TALENTO senza mai rinnegarsi e buttarsi via per avere dei «risultati più immediati». Le circostanze sono importanti, ma il nostro compito è trovare anche nelle circostanze peggiori un luogo dove dire «io».
  5. NON È MAI TROPPO TARDI!
16 Novembre 2016 | 16:13
Tempo di lettura: ca. 2 min.
dio (20), speranza (105), talenti (2)
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