Suor Sandra Künzli

L'anno dedicato alla misericordia

di Suor Sandra Künzli

L’anno che Papa Francesco, nel cinquantesimo della fine del Concilio Vaticano II, ha dedicato alla Misericordia (8. 12. 2015- 20. 11. 2016), è un vero regalo e dovrebbe essere, per noi, un invito a vivere sempre meglio questo attributo nella nostra vita quotidiana.
Nel Diario della santa polacca Suor Faustina (al secolo Helena Kowalska), apostola della divina misericordia, canonizzata da Giovanni Paolo II nel 2000, leggiamo che ci sono tre modi per vivere la misericordia: con la preghiera, con la parola e con l’azione.

Con la preghiera: noi contemplative poniamo l’accento maggiormente sulla preghiera e sulla meditazione spirituale. La nostra vita vuol essere per tutti un richiamo a dedicare più tempo della nostra giornata all’orazione. Farà del bene non solo a noi ma anche al prossimo per il quale intercediamo.
Con la parola: nella lettera agli Efesini, San Paolo afferma: «Nessuna parola cattiva esca più dalla vostra bocca; ma piuttosto, parole buone che possano servire per la necessaria edificazione, giovando a quelli che ascoltano.» (Ef 4, 29). Con la lingua che è «un membro piccolo», come dice San Giacomo nella sua lettera (3,5), possiamo edificare, costruire o fare del male e distruggere moralmente e spiritualmente.
Sforziamoci di usarla meglio…
Con l’azione: essa non consiste solo nel fare grandi gesta come fanno le suore di Madre Teresa di Calcutta occupandosi ogni giorno dei poveri e dei moribondi… Anche nel nostro piccolo possiamo fare dei semplici gesti gratuiti di cortesia, atti di carità nascosti che solo Dio vede.
Se non soltanto quest’anno ma anche in avvenire ci impegneremo a vivere cristianamente queste tre parole, forse daremo il nostro piccolo ma inestimabile contributo per rendere il mondo un po’ migliore e Dio non mancherà di sorridere alla terra.

 

8 Dicembre 2015 | 07:00
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