Ventunesima edizione del Grido degli esclusi in Brasile- Speranza di un reale cambiamento

2015-08-26 L’Osservatore Romano
«Che Paese è questo, che uccide la gente, in cui i mass media mentono e che ci consuma?»: questo il pressante interrogativo scelto come motto della ventunesima edizione del Grido degli esclusi (»Grito dos Excluídos»), in Brasile. In programma ogni anno il 7 settembre, in concomitanza con la festa nazionale dell’indipendenza, il Grido degli esclusi è una manifestazione popolare che conta sull’appoggio degli organismi per la pastorale sociale della Conferenza episcopale brasiliana, del Consiglio delle Chiese cristiane del Brasile e di movimenti e organizzazioni impegnati nella promozione dell’uguaglianza, della giustizia e della difesa della vita.

«Siamo partiti dalla domanda «Che Paese è questo?» — ha spiegato a Radio Vaticana padre Gianfranco Graziola, vice coordinatore nazionale della pastorale carceraria — e la risposta è arrivata, di giorno in giorno, dalle periferie in cui vivono le famiglie povere, dai giovani che patiscono l’esclusione da una società elitaria e selettiva, dalle vittime della droga, dai detenuti dimenticati in un sistema carcerario perverso, dagli operai a cui, poco a poco, vengono sottratti i diritti, dagli anziani che chiedono di poter vivere con dignità gli ultimi anni della loro vita».
Riguardo, poi, alla questione dei mass media, padre Graziola ha auspicato che il Grido degli esclusi possa richiamare l’attenzione sul potere che hanno i mezzi di comunicazione sociale nella manipolazione dell’opinone pubblica. «Questa iniziativa — ha aggiunto il vice coordinatore nazionale della pastorale carceraria — non può tacere perché dà voce a coloro che non vogliono lasciarsi inghiottire dalla disperazione, dai venti di morte e distruzione che, anche attraverso un uso distorto dei mass media, vogliono rubarci la speranza». Ciò che occorre, ha spiegato padre Graziola, è «difendere i diritti fondamentali», smentire le informazioni manipolate «richiamando lo Stato alle sue responsabilità politiche e intraprendendo il cammino verso un nuovo Paese, un nuovo Brasile».

Avviato nel 1995, il Grido degli esclusi lotta da anni per una maggior trasparenza dei mezzi di comunicazione sociale in Brasile, per sensibilizzare la popolazione sul problema della violenza sociale, sviluppare la partecipazione politica dei lavoratori e sostenere l’ampliamento dei diritti dei cittadini, in un’ottica di inclusione sociale.

28 Agosto 2015 | 07:51
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