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Papa e Vaticano

Francesco: 8 milioni l'anno i bambini scomparsi

Appello del Papa per non dimenticare i minori sottratti all’affetto dei propri cari. La voce di Francesco si è levata oggi al termine dell’udienza generale, nell’odierna Giornata internazionale dei bambini scomparsi, indetta dal 1983 in ricordo del piccolo Ethan Patz, 6 anni, rapito a New York il 25 maggio del 1979.

Il servizio di Roberta Gisotti:

«È un dovere di tutti proteggere i bambini, soprattutto quelli esposti ad elevato rischio di sfruttamento, tratta e condotte devianti.»

Quindi, il richiamo del Papa alla responsabilità degli adulti:

«Auspico che le autorità civili e religiose possano scuotere e sensibilizzare le coscienze, per evitare l’indifferenza di fronte al disagio di bambini soli, sfruttati e allontanati dalle loro famiglie e dal loro contesto sociale, bambini che non possono crescere serenamente e guardare con speranza al futuro».

Poi, l’invito alla preghiera perché «ciascuno di essi sia restituito all’affetto dei propri cari».

Una calamità, in gran parte ignorata dai media e dalle istituzioni, quella che inghiotte ogni anno nel mondo almeno 8 milioni di minori, vale a dire 22 mila al giorno. Per contrastare il fenomeno esiste una Rete globale che fa capo al Centro internazionale per i bambini scomparsi e sfruttati (ICmec), con sede ad Alexandra in Virginia, impegnato a promuovere iniziative nei Paesi che non ritengono una priorità ricercare i minori spariti nel nulla, né realizzano politiche di prevenzione. L’indifferenza verso la sorte di queste giovani vite o l’incapacità di proteggerle non riguarda solo i Paesi più poveri, se in Europa spariscono 270 mila bambini e ragazzi l’anno, uno ogni due minuti. In Italia – che pure ha attivato strutture pubbliche e private dedicate – sono oltre 18 mila i minori mai rintracciati dal 1974 a oggi, in massima parte – quasi 16 mila e 500 – stranieri e circa 1.800 italiani. I flussi migratori di giovanissimi non accompagnati, in fuga da guerre e povertà estrema, ha aggravato il quadro generale rendendo i piccoli profughi facile preda di organizzazioni criminali, che li vendono sul mercato della prostituzione, dello spaccio di droga o anche del lavoro a bassissimo prezzo, come capitato a migliaia di bambini siriani riparati in Turchia. In Europa – secondo l’Europol – si è persa la traccia di 10 mila bambini emigrati da soli.

(Da Radio Vaticana)

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26 Maggio 2016 | 06:01
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