L'Enciclica  Laudato Si' di papaFrancesco.
Papa e Vaticano

Le radici della crisi ecologica nella «Laudato si’»

In una conversazione avuta con il Papa quando stava iniziando a pensare ai contenuti della nuova enciclica, mi disse che stava analizzando soprattutto la questione del potere, e che per questo stava rileggendo Romano Guardini. Il testo dell’enciclica conferma fino a che punto egli è andato avanti in questa linea di analisi. Credo pertanto che il terzo capitolo, poco menzionato nei commenti all’enciclica, dovrebbe essere tenuto molto più in considerazione.

Per discutere dei sintomi non siamo riusciti a capire che cosa il Papa indica realmente, quando vuole andare al nocciolo della questione. Lui stesso ci dà esplicitamente una chiave di lettura quando afferma: «A nulla ci servirà descrivere i sintomi, se non riconosciamo la radice umana della crisi ecologica. Vi è un modo di comprendere la vita e l’azione umana che è deviato e che contraddice la realtà fino al punto di rovinarla» (n. 101). Proprio dopo queste parole egli inizia a sviluppare la sua critica al potere, affermando che i progressi tecnologici «danno a coloro che detengono la conoscenza e soprattutto il potere economico per sfruttarla un dominio impressionante sull’insieme del genere umano e del mondo intero» (n. 104). Perciò ha formulato una domanda che ancora non ha una risposta: «In quali mani sta e in quali può giungere tanto potere? È terribilmente rischioso che esso risieda in una piccola parte dell’umanità» (n. 104).

di Víctor Manuel Fernández, Osservatore Romano

L'Enciclica Laudato Si' di papaFrancesco. | © vaticanmedia
2 Agosto 2015 | 17:50
Condividere questo articolo!