Chiesa

È Lui che trasforma il nostro cuore

di p. Gianantonio Baio
Kewachala, Bangladesh – 16 marzo 2015
Carissimi Benefattori, Amici, Parenti,
Ho saputo da poco del grande dono di Papa Francesco: Il Giubileo della Misericordia, in occasione del 50.mo del Concilio Vat. II.
L’ha fatto al compiersi del II anno di pontificato, un invito a tutti a riscoprire il Padre Misericordioso, che sempre ci ama»… da morire!», uno per uno, nessuno escluso.
Già nel Suo Messaggio per la Quaresima ci aveva detto che Dio non ci chiede nulla che non ci abbia donato: «Noi amiamo perché Egli ci ha amato per primo» (1Gv.4,19).
Ognuno di noi gli sta a cuore, gli interessa. Ci conosce per nome, ci cura e ci cerca quando Lo lasciamo, ci invia. Il Suo è un Amore che Gli impedisce l’indifferenza.
E noi? Oggi predomina l’egoismo, l’indifferenza, il non interesse. Dobbiamo andare contro quest’attitudine, questa tentazione-peccato, come Popolo di Dio, suoi figli, chiamati a essere testimoni dell’Amore. «Dio s’è fatto come noi, per farci come Lui».
È prossima la Settimana Santa, giorni di grazia per riflettere con stupore sul Mistero Pasquale, per sentire forte la Missione affidataci, con gioia, umiltà, mossi dallo Spirito.
È Lui che trasforma il nostro cuore, per vincere l’indifferenza, il pessimismo, la paura, l’impotenza, «Non abbiate paura». Io sono con voi…!»
Carissimi, credo e prego che «la Gioia del Vangelo» ci accompagni giorno dopo giorno nel nostro cammino del «farci prossimo», inviati a portare luce, speranza, gioia, pace.
Eccovi alcune notizie da qui, che ci aiutano a sentirci «famiglia missionaria».
1. Da ben settanta giorni il Bangladesh è in una situazione tesa, sofferta, allarmante, con morti, incendi di mezzi di trasporto con bombe a mano, blocchi continui e scioperi ad oltranza. L’opposizione vuol far cadere il Governo e nuove elezioni. Ma chi è al comando non molla, anzi… arresti, accuse, minacce. Gravi perdite economiche quotidiane. Questo dramma forse da voi non fa notizia.
2. All’ostello qui sono ottantotto i ragazzi, di cui ventiquattro nuovi, mentre in quello delle Suore le ragazze sono settantacinque. Al sotto centro di Shimulia ce ne sono altri 49 (26m e 23f).
3. Il 15 dicembre 2014 a Shimulia grande festa con il vescovo Sebastian: inaugurazione del Dispensario e posa della 1ma pietra della Chiesa (sogno-realtà).
Siamo ancora in attesa della Sr. Geltrude, infermiera che conosco da trenta anni.
4. Il 21 febbraio scorso la Visita Pastorale dell’Arcivescovo Patric a Shimulia e qui, con riflessioni sulla missione della famiglia cristiana tra i non-cristiani.
Dall’inizio di febbraio ogni sera andiamo un gruppetto in una famiglia per il Rosario e una riflessione. Iniziativa di rievangelizzazione apprezzata e attesa.
5. A metà maggio rientro in Italia fino a fine giugno. Dopo tre anni questo evento-dono per ritrovarci e raccontarci. È tradizione della mia famiglia il trovarsi insieme due volte l’anno: a S. Stefano e il 2 giugno. Festa di grande gioia, memoria e riconoscenza. Siamo quasi quaranta, mentre papà e mamma ci sorridono da lassù.
6. Nel mese di luglio verranno qui due giovani del cammino «Giovani e Missione», iniziativa seguita da parecchi anni. Un’esperienza unica, che cambia la vita.
7. La fabbrica di biscottini al cioccolato ci fa dono ogni tanto di qualche scatolone da condividere.
Jerel, l’amico direttore, ora è in Birmania per aprirne una pure là.
A voi tutti Auguri di Buona Pasqua e, nell’attesa di rivederci, ci sentiamo in comunione nella preghiera. Gesù, Morto e Risorto, ci benedica.

21 Aprile 2015 | 08:00
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